giovedì 14 febbraio 2013

L'aria proveniente dalla Maremma fa bene al Settimello... Strappato un punto preziosissimo al lanciatissimo Pisa, ma non senza rimpianti...

Nel bel mezzo di una Campagna Elettorale che sta letteralmente dividendo in due il nostro Paese, il Settimello decide di applicare la "par condicio" per le squadre maremmane che transitano dalle sue parti. Infatti le nero-verdi, dopo aver battuto il Livorno di misura due settimane orsono, blocca il Pisa lanciatissimo nella corsa al trono di "regina" della Serie C insieme a Real Aglianese, Ponte a Greve e Stella Azzurra. Ma alle nero-verdi resta l'amaro in bocca per essersi fatte riacciuffare a tempo scaduto, quando ormai sembrava tutto fatto, quando ormai sembrava tutto finto... E' sempre una beffa accarezzare una vittoria che poi ti vola via, percepirne l'odore, sentirla vicina, e poi ti sbeffeggia come il più sinistro dei dribbling di Enrique Omar Sivori.
Parlando della gara giocata, abbiamo notato un Settimello sulla falsariga del match giocato contro il Livorno, che ha visto un Settimello accorto, paziente ed ordinato, che regge benissimo l'onda d'urto delle avversarie, e prova a pungerle con qualche contropiede ben architettato. Difatti le nero-verdi passano avanti grazie a una staffilata di Aliaj, che si prende la meritata rivincita  sulla "dea bendata" che le ha voltato le spalle nella gara contro l'Arezzo (tre legni colpiti). Dopo il vantaggio delle padrone di casa, il Pisa si riversa nella metà campo avversaria, in cerca del pari, ma la giornata di grazia del centrocampo e della difesa nero-verde (sugli scudi le prestazioni di Giulia Comparini tra i pali, e di Bianca Biagiotti al centro della difesa), impediscono alle pisane di riacciuffare il pari. I minuti scorrono lenti come olio pesante da una giara, e Kronos, il dio del tempo, pare quasi divertito a far scorrere le lancette il più lentamente possibile, ma ogni istante che passa si sente sempre più nitidamente il sapore della vittoria.
Però al minuto 95 arriva il brusco risveglio, la doccia ghiacciata che gela il sangue... infatti, sugli sviluppi di un corner (battuto ben oltre la fine del tempo di recupero assegnato dal direttore di gara), la punta pisana, appostata nel cuore dell'area di rigore, colpisce e batte Comparini. E' il gol dell'1 a 1.
A fine gara l'amarezza è comprensibilmente grande, perchè farsi riacciuffare a tempo scaduto, dopo che hai affrontato una partita durissima, sbagliando poco e niente, contro delle avversarie molto più quotate, è doloroso come un pugno nello stomaco sferrato da Mike Tyson.
Ma come in ogni cosa bisogna sempre guardare il lato positivo, se c'è la possibilità di farlo, e di lati positivi in questa gara ce ne sono diversi. Innanzi tutto pareggiare contro una bella squadra che sta lottando per il primo posto come il Pisa, non è mai un risultato da buttare (circostanze a parte), il gioco di squadra e la mentalità stanno maturando costantemente, infatti le ragazze affrontano le partite con un piglio diverso, senza timori reverenziali anche contro avversarie sulla carta più forti (partita contro il Livorno e contro lo stesso Pisa ne sono la testimonianza), ma dato ben più importante è che con il pareggio di questa giornata, il Settimello si libera dall'ultimo posto in classifica (che adesso vede il solo Siena come fanalino di coda ndr). Un dato estremamente importante per il morale della squadra...

Settimello - Pisa 1 - 1 

Marcatore: Aliaj.

Settimello: (3-5-2) Comparini; Ditta, Biagiotti, Paolino; Albanese (Bertocci), G. Poggesi, Mancin, Lippi (Cullhaj), Aliaj; M. Iaccarino (Pagli), Bianchi. A disposizione: Lauro, Caligiore e Cibecchini.
All. F. Iaccarino.

Si ringrazia Alessandro Fera, Ruben Bellucci e Gilda Cullhaj per la gentile collaborazione.

Daniele Cardinale

giovedì 7 febbraio 2013

Uno schiaffo in faccia troppo violento e immeritato...

Guardando il risultato finale, una persona non presente alla partita può pensare: "non c'è stata storia", ma possiamo affermare, senza pericolo di smentita che non è stato affatto così. La gara giocata ha messo in mostra un Settimello coriaceo che ha affrontato gli avversari col cosiddetto "sangue agli occhi", senza timori reverenziali, giocando a viso aperto per tutto l'arco del match. Difatti, il primo tempo si è chiuso a reti bianche, e la palla gol più ghiotta è stata per la squadra di Iaccarino, grazie a una super percussione di Aliaj.
Come ben sappiamo però, il calcio è fatto di episodi... episodi che possono decidere una partita, episodi che possono farti urlare di gioia, o sbraitare a rischio di scomunica. In questo caso le nero-verdi appartengono alla seconda categoria. Il match, infatti, è stato deciso da un episodio... minuto 2 della ripresa, l'arbitro assegna un calcio di rigore alle amaranto, un rigore nato da un chiaro  fuorigioco di partenza della punta di casa, tra l'altro il fallo da rigore di Giulia Poggesi sembra essere stato effettuato di poco fuori area... Ma non essendo muniti di "moviole in campo", assistenti di linea e quarto uomo, non abbiamo la certezza di ciò, l'unica certezza che abbiamo è che l'azione del rigore è nata da un fuorigioco solare, non visto dal direttore di gara. Ma la cosa che ha fatto più imbestialire la panchina nero-verde, è la mancata assegnazione di un penalty, pochi attimi dopo quello assegnato alle padrone di casa. Martina Iaccarino viene arpionata da dietro nel cuore dell'area di rigore, ma per l'arbitro è tutto regolare. Episodi... tanti episodi, e tutti a sfavore della squadra nero-verde, che hanno deciso una partita.
Un antico proverbio capitolino recita: "Quanno te gira male, te mozzicheno pure 'e pecore", e nessun proverbio risulta così calzante, perchè al Settimello in questa gara non gli è andato niente per il verso giusto, un rigore dato contro nato da una posizione di offside, un rigore netto negato, e tre traverse clamorose colpite sono il mix perfetto per la giornata perfetta, in senso contrario ovviamente. Meriti alle avversarie che hanno giocato un bel calcio, ma è innegabile che al Settimello non glien'è andata bene una...
Ma passiamo alla cronaca del match:
I primi minuti di match sono fasi di studio, l'Arezzo prova a sfondare, ma trova davanti a se delle avversarie guardinghe ed attente, chiuse molto bene e pronte a sferrare qualche ripartenza manovrata. Com'era plausibile la prima palla gol è per le padrone di casa, che al 14' hanno a loro disposizione una punizione dal limite, la conclusione velenosa sibila alla destra della porta e termina di poco a lato, con Comparini ben piazzata sulla traiettoria. L'Arezzo continua ad attaccare, ma le loro "scorribande" nella metà campo avversaria non danno i frutti sperati. Al 20' il Settimello ha una palla gol colossale per portarsi avanti, Lippi, liberata magistralmente da uno splendido tracciante di Aliaj, si trova sola in area di rigore, ma l'impatto col pallone non è ottimale, perchè quest'ultima colpisce col corpo tutto all'indietro, e la sua conclusione termina altissima. Cinque minuti più tardi, è per l'Arezzo la concreta palla gol, la n°11 solissima in area davanti a Comparini, conclude debolmente, e la palla termina lemme lemme a lato. Al 28' il Settimello va a un passo dal gol, Aliaj, lanciata in profondità da Mancin, brucia in velocità l'avversaria, e libera un destro violentissimo al fulmicotone che fa tremare l'incrocio dei pali. Una conclusione che ci fa tornare in mente le "sassate" di John Arne Riise, terzino norvegese del Liverpool campione d'Europa, divenuto famoso per le sue "fucilate" in corsa, tanto da guadagnarsi il soprannome di "Thunderbolt". Passato lo spavento, l'Arezzo torna ad attaccare, al 29' la n°8 conclude violentemente verso la porta, ma la sua conclusione termina di poco alta. Un minuto più tardi l'Arezzo pareggia il conto dei legni colpiti, la n°9, dal lato destro dell'area di rigore, effettua un tiro-cross, la palla velenosa si stampa sulla parte alta della traversa. Al 44' la scatenata Aliaj conclude da fuori, ma anche in questo caso la palla termina alta. Sul capovolgimento di fronte le padrone di casa vanno vicine al gol, la n°9 si gira molto bene in area e conclude da distanza ravvicinata, ma Comparini con un gran colpo di reni respinge a lato. Con questa palla gol per le aretine si chiude la prima frazione.
La ripresa comincia subito male per la squadra ospite, infatti dopo appena due giri d'orologio l'Arezzo può usufruire di un calcio di rigore, nato da una netta posizione di offside della punta amaranto non segnalata dall'arbitro (fuorigioco di rientro), sul dischetto si presenta la n°9, che con molta freddezza spiazza Comparini, piazzando il pallone alla sua sinistra. Pochi istanti dopo c'è l'episodio che manda su tutte le furie la panchina ospite, Martina Iaccarino liberata in area, viene arpionata da dietro, per l'arbitro è tutto regolare, Francesco Iaccarino insorge, e chiede a gran voce l'assegnazione del penalty, ma non serve a nulla, l'arbitro resta fermo sulla sua decisione. Questa episodio demoralizza un po' il Settimello, e le aretine provano ad approfittarne. Al 60' la n°10, dopo una bella azione corale della n°5, conclude di poco alto. Al 73' arriva il gol che taglia le gambe al Settimello, la n°9 penetra in area, Biagiotti va in chiusura, e nel rimpallo la sfera giunge alla neo entrata n°16 che con un colpo da biliardo buca Comparini. All'81' la 10 sfruttando un tiro-cross colpisce la base del palo. Sul capovolgimento la traversa dice di nuovo "no" ad Aliaj per la seconda volta, e poco più tardi c'è tempo anche per il terzo legno... pare proprio che per la possente punta balcanica la porta sia stregata. All'83' arriva il terzo gol dell'Arezzo, la 16 (liberissima da marcature) stacca di testa e insacca alla sinistra di Comparini. Al 91' c'è il quarto gol aretino, che sembra una fotocopia del terzo, calcio d'angolo, di nuovo la 16 (grande impatto sulla partita per lei) solissima in area appoggia in rete (stavolta di piede). Nel mezzo c'è una punizione dal limite di Lippi terminata di poco a lato. L'ultima palla gol del match è per il Settimello, sugli sviluppi di un corner battuto da Aliaj, Paolino stacca di testa, ma la sua inzuccata termina alta. Si chiude quì il match. Il Settimello esce dal campo sconfitto, ma con la consapevolezza di aver lottato duramente contro le forti avversarie e di averle fatte sudare per raggiungere il vantaggio. Le nero-verdi escono dal campo anche amareggiate per la mancata concessione di un penalty sul risultato di 1 - 0 in favore delle padrone di casa, e la domanda che attanaglia le menti delle nero-verdi è: "Se avesse concesso il rigore, cosa sarebbe successo? Il risultato finale sarebbe stato così rotondo come poi è avvenuto?". Molto probabilmente le avversarie avrebbero vinto comunque per la loro maggiore tecnica, ma verosimilmente quel rigore avrebbe potuto aprire nuovi scenari... Comunque queste rimangono supposizioni e rompicapi difficili da risolvere anche per Edward Nigma (l'Enigmista) interpretato dal grande Jim Carrey nel film "Batman forever". Adesso dobbiamo ingoiare il boccone amaro e guardare avanti, perchè il Campionato è ancora lunghissimo e ricco di sorprese, basta solo attendere il momento propizio per coglierle...

Arezzo - Settimello 4 - 0 (0 - 0)

Settimello: (3-5-2) Comparini; Ditta, Biagiotti, Paolino; G. Poggesi, Goretti, C. Poggesi (dal 42' M. Iaccarino), Mancin, Lippi; Aliaj, Cullhaj (dal 45' Albanese, dall' 80' Bertocci). A disposizione: Caligiore, Pagli e Nocentini.
All. F. Iaccarino

VALUTAZIONI

COMPARINI: Attenta per tutto l'arco del match, si rende protagonista di qualche ottima presa a palla alta, e qualche bella parata (tipo quella sullo scadere del primo tempo da distanza ravvicinata). Si dimostra un po' titubante sulle uscite a palla bassa, ma ha tutto il tempo e le capacità per limare questo piccolo difetto. Incolpevole sui gol subiti (tre su calcio piazzato e uno dopo un rimpallo in area).

DITTA: Corre strenuamente per tutta la partita. Buona prestazione.

BIAGIOTTI: Arriva a questa partita febbricitante, ma la sua prestazione, soprattutto nel primo tempo è da mille e una notte. Tempismo perfetto, chiusure chirurgiche e grinta da leonessa. E pensare che non era nemmeno al 100% della condizione...

PAOLINO: Nel gioco aereo prende tutti i palloni, sfruttando anche la sua elevata altezza. Si dimostra non molto precisa nell'impostazione. Nel finale va vicino al gol.

G. POGGESI: Un mastino in mezzo al campo. Se le avversarie vogliono arrivare in porta, prima devono fare i conti con lei, un medianone di rottura vecchio stampo, di quelli che avrebbero fatto la gioia di Oronzo Pugliese. L'unica sbavatura è che causa il fallo da rigore.

GORETTI: Nel primo tempo forma insieme a Giulia Poggesi una bella muraglia, sventando diverse azioni avversarie. Entrambe calano un po' nella ripresa, e le avversarie provano ne approfittano.

C. POGGESI: Ottima prova la sua, si mette a completa disposizione della squadra, disturbando ogni azione avversaria. Anche lei sta seguendo le orme della sua gemella Giulia, e piano piano sta diventando un mastino di centrocampo. Esce dal campo sullo scadere del primo tempo per una botta terrificante alla gamba. Peccato, perchè stava giocando molto bene.
 (M. IACCARINO: Entra al posto di Chiara Poggesi, e Francesco Iaccarino cambia impostazioni con la sua entrata, Aliaj scala a centrocampo, e Martina Iaccarino viene schierata davanti insieme a Cullhaj. Le avversarie la arginano bene per non dar spazio alla sua velocità supersonica. Ad inizio ripresa si guadagna un fallo da rigore netto, che però l'arbitro non concede. Come abbiamo detto, le avversarie non le lasciano molto spazio, però lei non sfrutta l'unica occasione in cui la perdono dal "radar". Sugli sviluppi di una bella apertura di Aliaj, lei si trova in posizione favorevole per colpire, ma nel momento clou cincischia, e non riesce a concludere nel migliore dei modi).

MANCIN: Svolge un buon lavoro per la squadra, coprendo la sua zona. Si rende protagonista anche di ottime aperture in favore delle compagne.

LIPPI: Buonissima la sua prova sull'out di sinistra, sia in fase di interdizione che in fase di costruzione. Va due volte vicina al gol, la prima occasione la fallisce colpendo male il pallone da posizione invitante, la seconda su calcio di punizione sul finire del match che termina di poco a lato.

ALIAJ (migliore in campo): Quando ha la palla tra i piedi, si ha la sensazione che qualcosa debba succedere da un momento all'altro. Aperture deliziose, lavoro sporco per la squadra e tiri al plutonio (la traversa che colpisce nel primo tempo con una sassata da limite area sta ancora tremando). Meritava senza dubbio il gol, ma i pali della porta in questa partita le sono nemici spietati.
EFFETTO MAGNUS

CULLHAJ: Si da molto da fare lottando duramente su ogni pallone che passa per la sua zona, ma la maggiore prestanza fisica delle avversarie la limita molto. Cerca il gol nel primo tempo con il famoso "cucchiaio" tanto caro a Francesco Totti, ma il portiere non si fa sorprendere.
(ALBANESE: Non è al meglio della condizione, e una vistosa fasciatura al ginocchio ne è la testimonianza. Si rende comunque protagonista di buone giocate in interdizione e in costruzione. La sua partita dura poco più di mezzora, poi chiede il cambio per le condizioni del suo ginocchio. 
BERTOCCI: Gioca una manciata di minuti quando il risultato è ormai in cassaforte per le avversarie).

ALL. IACCARINO: Piò ritenersi soddisfatto per la prova tutto cuore e sacrificio delle sue ragazze. Il risultato è molto pesante vista la prestazione, e sicuramente la squadra non meritava di ricevere questo sonoro "ceffone". A fine gara è molto amareggiato per il risultato e soprattutto per la direzione di gara.

ARBITRAGGIO: Concede un rigore alle padrone di casa senza segnalare la posizione di fuorigioco di rientro della punta che riceve palla, e che successivamente subisce fallo. Poi una manciata di secondi dopo non fischia un rigore netto per il Settimello. In più altre sbavature distribuite tra primo e secondo tempo. Insomma, una direzione di gara non propriamente da incorniciare...

Daniele Cardinale