giovedì 14 marzo 2013

Traverse avverse...

La partita andata in scena domenica pomeriggio che vedeva di fronte le padrone di casa del Settimello contro il Sorgenti Labrone è terminata a reti inviolate, ma i rimpianti per la squadra nero-verde sono tanti...
In un match giocato su un terreno ai limiti della decenza, che più che altro ricordava una palude birmana dopo una tempesta d'acqua, il Settimello sforna un'ottima prestazione sul piano del gioco, ma fallisce molte opportunità per sbloccare il risultato e di conseguenza far sua la contesa. Ci riferiamo in particolare alle due traverse colpite da Aliaj (di cui una su calcio di rigore), e alle due grandissime palle gol capitate sui piedi di Mancin e Lippi sole a tu per tu col portiere. Oltre a tutto ciò, anche la "Dea Bendata" ha avuto il suo ruolo fondamentale nel match, perchè oltre alle sopracitate traverse, ha privato Iaccarino di giocatrici importantissime per questo scontro diretto per la salvezza. Infatti il tecnico campano ha dovuto fare a meno di giocatrici come Albanese, Bianchi, Paolino, Biagiotti, Martina Iaccarino, Cullhaj, Chiara Poggesi etc.etc. che sarebbero state utili e fondamentali come l'acqua nel deserto del Sahara. Ma nonostante la formazione decimata le ragazze hanno tirato fuori una prestazione generosa, tutta cuore e sacrificio. E' mancato soltanto il gol...
Ma passiamo alla cronaca del match:
Neanche il tempo di mettersi comodamente seduti sugli spalti che il Settimello ha subito la prima colossale palla gol per andare avanti nel punteggio. Un perfetto lancio di Aliaj mette in scacco tutta la difesa ospite e consente a Mancin di presentarsi sola davanti al portiere, ma la numero 17 nero-verde calcia debolmente, e il portiere fa sua la sfera senza particolari difficoltà.
Dopo l'iniziale spavento, il Sorgenti prova a metter la testa fuori dal guscio, e al 13' ha un'ottima palla gol, la n° 9 favorita da un "liscio" di Giulia Poggesi si presenta da sola in area, ma viene "ipnotizzata" da Comparini che para bene in uscita, sulla ribattuta la palla giunge alla n° 10 che però conclude a lato.
Al 18' altra buona palla gol per le ospiti, sfruttando ancora una "svirgolata" di Poggesi (probabilmente causata dal pallone viscido a causa della fanghiglia presente in campo), la sfera giunge alla n° 10, ma la sua conclusione termina di alta.
Da quel momento in poi, il Settimello prende in mano il pallino del gioco, facendo giostrare bene la palla, e tentando di creare situazioni insidiose per le avversarie. Le due squadre si studiano. Fino al 40' quando le padrone di casa hanno una potenziale palla gol. Goretti, posizionata sull'out di destra, elude molto bene la marcatura della sua "dirimpettaia" e s'invola verso il lato corto dell'area di rigore, mette in mezzo un pallone succulento, il portiere manca la presa, ma sul secondo palo non c'è nessuna giocatrice pronta a sfruttare il tap-in. Con questa occasione si chiude la prima frazione di gioco.
La ripresa inizia com'era iniziato il primo tempo, ovvero con una palla gol clamorosa per il Settimello al primo minuto. Lippi liberata bene da un filtrante di Caligiore calcia verso la porta, il portiere respinge con difficoltà e la difesa spazza via il pallone, ma la sfera giunge ad Aliaj che calcia da distanza siderale, ma la sua conclusione al fulmicotone termina di poco a lato.
Il Settimello spinge forte sull'acceleratore, ed al 55' ha un'altra palla gol ghiottissima. Lippi liberata da un lancio delicato e grondante di miele di Mancin che taglia fuori tutta la retroguardia si presenta sola davanti alla porta e tenta di "uccellare" il portiere con un "cucchiaio" (n.d.r.), ma il suo colpo a effetto viene bloccato dal portiere. Ormai si gioca in una metà campo sola, e al 66' il Settimello può usufruire di un calcio d'angolo. Aliaj tenta di sorprendere tutti e calcia direttamente in porta (n.d.r.), il pallone carico d'effetto si abbassa di colpo e bacia la parte superiore della traversa, tra le imprecazioni generali di tutto l'ambiente nero-verde.
Alla mezz'ora c'è l'episodio che può dare un volto ben preciso all'incontro, infatti Rigacci, dopo una travolgente percussione palla al piede, viene abbattuta in area, per l'arbitro non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Con il Capitano nero-verde fuori dal campo per l'impressionante botta ricevuta, sul dischetto si presenta Aliaj. Ma la conclusione della giocatrice balcanica si stampa sulla traversa.
Il Settimello (ed Aliaj in particolare) mettono da parte la ghiottissima occasione fallita e guardano avanti, con la speranza di trovare il "colpo d'ala" decisivo nel finale.
All'84' le padrone di casa hanno a loro disposizione un calcio di punizione da limite area (fallo subito ancora da Rigacci dopo un'altra perfetta azione in velocità). Aliaj calcia col "contagiri" ma la palla accarezza l'incrocio e termina alta, dando agli spettatori presenti l'illusione ottica del gol.
Negli ultimi minuti il Settimello accusa un po' di comprensibile stanchezza, e il Sorgenti prova ad approfittarne e colleziona due buone palle gol in 5 minuti. La prima all'87', la n° 11 ben liberata nel cuore dell'area di rigore, si gira e conclude, ma la sua esecuzione e centrale, e viene ben bloccata da Comparini. Due minuti più tardi si stava per materializzare la beffona per le nero-verdi, dopo una partita quasi dominata. Infatti la n° 10 dopo un'ottima discesa sull'out di destra, conclude molto bene a girare sul secondo palo, il pallone sembra scavalcare Comparini, però quest'ultima con un eccezionale colpo di reni balza in maniera felina e smanaccia in corner.
Con questa occasione si chiude il match. Una contesa che ha visto il Settimello sciorinare un buon calcio (nonostante il terreno insidioso) ed andare vicino più e più volte al gol.
Questo punto guadagnato serve a poco, però, come in tutte le cose, dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno. Perchè il Settimello era reduce da una sonora battuta d'arresto contro il Ponte a Greve, ed ha dimostrato di essersi rialzato dopo una brutta sconfitta. Inoltre, c'è un dato fondamentale, in questa partita il Settimello non è "scoppiato fisicamente" nella ripresa come spesso è accaduto in questa stagione, ma anzi, più scorreva il tempo e più che la pressione nero-verde si faceva intensa. Un ottimo segnale per il proseguo del Campionato. Adesso al Settimello lo attende una sfida da "pelle d'oca", infatti la squadra di Iaccarino affronterà la Stella Azzurra, formazione che sta dominando in lungo e in largo il Campionato. La sfida è a dir poco proibitiva, però non bisogna vender la pelle dell'orso prima di averlo ucciso. Subito dopo questa gara ci sarà la sosta per le festività pasquali, per poi ritornare in campo il 7 aprile (n.d.r.) nella importantissima sfida-salvezza contro il Siena, dove si attende una foltissima presenza di pubblico. Con l'augurio che per i restanti incontri la Dea Bendata sia magnanima anche con la squadra di Iaccarino...

Settimello - Sorgenti Labrone 0 - 0

Settimello: (3-5-2) Comparini; Ditta, Rigacci (dall'85' Nocentini), Pagli; G. Poggesi, Goretti, Pizzati, Mancin, Lippi; Aliaj, Caligiore (dal 53' Lombardo).  A disposizione: Lauro e Cibecchini.
Allenatore: F. Iaccarino. 

VALUTAZIONI

Comparini: Non molto impegnata per tutto l'arco del match, però nelle poche occasioni che la chiamano in causa risponde "presente". Eccezionale il riflesso con cui toglie un pallone destinato all'incrocio dei pali negli ultimi minuti dell'incontro. Per il resto si rende protagonista di ottime uscite a palla bassa.

Ditta: Solito lavoro di abnegazione per lei. Le avversarie provano a puntarla in velocità, ma sfidarla nel suo "territorio" non è mai e poi mai una scelta azzeccata...

Rigacci: Non risente minimamente dei fastidi al ginocchio, e sforna un'altra prestazione maiuscola. Perfetta nelle retrovie, e inarrestabile nelle sortite offensive. Quando parte con la sfera incollata al piede le avversarie hanno un solo modo per fermarla, ovvero abbatterla. Prende calci a destra e a manca come se piovessero, ma nonostante i colpi duri come la sella dei cosacchi che subisce, si rialza sempre. Un toro!
(Nocentini: Entra al posto dell'acciaccata Rigacci, ed approccia bene all'incontro, sporcando diverse iniziative delle avversarie.)

Pagli: Qualche piccola sbavatura negli anticipi sulle avversarie, ma complessivamente la sua prestazione risulta positiva, soprattutto nel liberare l'area da palloni sanguinolenti. 

G. Poggesi: Nel primo tempo liscia un paio di palloni velenosi che consentono alle avversarie di creare qualche palla gol interessante, ma migliora visibilmente col passare dei minuti, e superarla non è mai impresa facile. Negli ultimi minuti Iaccarino la mette centrale difensivo, spostando in posizione avanzata Rigacci, e si dimostra come sempre molto eclettica. 

Goretti: Fa legna in mezzo al campo recuperando una miriade di palloni vitali, e smistando molto bene in favore delle sue compagne.

Pizzati: Prima partita da titolare (n.d.r.), si attiene con abnegazione alle direttive delle compagne più esperte.

Mancin: Prestazione molto propositiva in mezzo al campo. Duetta molto bene con le proprie compagne e si rende protagonista di una giocata da funambola nella ripresa, quando accerchiata da quattro avversarie se le beve come un Crodino ed avanza sulla corsia di destra. Da applausi il tracciante che manda in porta Lippi nell'occasione del gol fallito verso metà ripresa. In mezzo al campo lavora alacremente per la riconquista della sfera. Unica macchia è il gol che fallisce ad inizio match quando completamente sola davanti alla porta, conclude debolmente, consentendo al portiere di parare senza problemi.

Lippi: Altra partita di grande sacrificio in mezzo al campo per lei. Dialoga bene con le sue compagne di reparto, e si rende protagonista di ottime sortite offensive (suo pane quotidiano). Anche lei, come Mancin, si mangia un gol sola davanti al portiere.

Aliaj: Un fiume in piena. Le avversarie non la vedono neanche col binocolo. Si rende protagonista di duelli in cui è la potenza fisica a farne da padrone, e ne esce quasi sempre vincitrice. Va vicina al gol in diverse circostanze, ma ha un conto aperto con le traverse... dopo i tre legni colpiti contro l'Arezzo, anche in questa gara ne colpisce due... Macchia la sua devastante prestazione colpendo la traversa su calcio di rigore assegnato ad un quarto d'ora dalla fine. "Traverse avverse" appunto...

Caligiore: Causa le tantissime assenze viene schierata come punta centrale, il classico centravanti "boa" che riceve palla e tenta di smistare. Ottimo il suo assist che manda al tiro Lippi ad inizio ripresa.
(Lombardo: Entra dopo una manciata di minuti trascorsi nella ripresa. Corre moltissimo e lotta, ma i palloni nella sua zona scarseggiano.)

ALL. Iaccarino: Prepara minuziosamente il match, neutralizzando le fonti di gioco avversarie. Nel finale del match, quando vede che il risultato non si sblocca, decide (giustamente) di mettere una formazione spregiudicata, tutta votata all'attacco (in puro stile Zeman), spostando Rigacci vicino all'area avversaria, e scalando Giulia Poggesi al suo posto. E' mancato soltanto il gol alla sua squadra...

Arbitraggio: Sempre presente ed attento in ogni zona del campo, l'incontro non gli sfugge mai di mano. Giustissimo assegnare il rigore per le nero-verdi (fallo nettissimo su Rigacci), ed ottimo nella gestione dei cartellini. 

Daniele Cardinale







giovedì 14 febbraio 2013

L'aria proveniente dalla Maremma fa bene al Settimello... Strappato un punto preziosissimo al lanciatissimo Pisa, ma non senza rimpianti...

Nel bel mezzo di una Campagna Elettorale che sta letteralmente dividendo in due il nostro Paese, il Settimello decide di applicare la "par condicio" per le squadre maremmane che transitano dalle sue parti. Infatti le nero-verdi, dopo aver battuto il Livorno di misura due settimane orsono, blocca il Pisa lanciatissimo nella corsa al trono di "regina" della Serie C insieme a Real Aglianese, Ponte a Greve e Stella Azzurra. Ma alle nero-verdi resta l'amaro in bocca per essersi fatte riacciuffare a tempo scaduto, quando ormai sembrava tutto fatto, quando ormai sembrava tutto finto... E' sempre una beffa accarezzare una vittoria che poi ti vola via, percepirne l'odore, sentirla vicina, e poi ti sbeffeggia come il più sinistro dei dribbling di Enrique Omar Sivori.
Parlando della gara giocata, abbiamo notato un Settimello sulla falsariga del match giocato contro il Livorno, che ha visto un Settimello accorto, paziente ed ordinato, che regge benissimo l'onda d'urto delle avversarie, e prova a pungerle con qualche contropiede ben architettato. Difatti le nero-verdi passano avanti grazie a una staffilata di Aliaj, che si prende la meritata rivincita  sulla "dea bendata" che le ha voltato le spalle nella gara contro l'Arezzo (tre legni colpiti). Dopo il vantaggio delle padrone di casa, il Pisa si riversa nella metà campo avversaria, in cerca del pari, ma la giornata di grazia del centrocampo e della difesa nero-verde (sugli scudi le prestazioni di Giulia Comparini tra i pali, e di Bianca Biagiotti al centro della difesa), impediscono alle pisane di riacciuffare il pari. I minuti scorrono lenti come olio pesante da una giara, e Kronos, il dio del tempo, pare quasi divertito a far scorrere le lancette il più lentamente possibile, ma ogni istante che passa si sente sempre più nitidamente il sapore della vittoria.
Però al minuto 95 arriva il brusco risveglio, la doccia ghiacciata che gela il sangue... infatti, sugli sviluppi di un corner (battuto ben oltre la fine del tempo di recupero assegnato dal direttore di gara), la punta pisana, appostata nel cuore dell'area di rigore, colpisce e batte Comparini. E' il gol dell'1 a 1.
A fine gara l'amarezza è comprensibilmente grande, perchè farsi riacciuffare a tempo scaduto, dopo che hai affrontato una partita durissima, sbagliando poco e niente, contro delle avversarie molto più quotate, è doloroso come un pugno nello stomaco sferrato da Mike Tyson.
Ma come in ogni cosa bisogna sempre guardare il lato positivo, se c'è la possibilità di farlo, e di lati positivi in questa gara ce ne sono diversi. Innanzi tutto pareggiare contro una bella squadra che sta lottando per il primo posto come il Pisa, non è mai un risultato da buttare (circostanze a parte), il gioco di squadra e la mentalità stanno maturando costantemente, infatti le ragazze affrontano le partite con un piglio diverso, senza timori reverenziali anche contro avversarie sulla carta più forti (partita contro il Livorno e contro lo stesso Pisa ne sono la testimonianza), ma dato ben più importante è che con il pareggio di questa giornata, il Settimello si libera dall'ultimo posto in classifica (che adesso vede il solo Siena come fanalino di coda ndr). Un dato estremamente importante per il morale della squadra...

Settimello - Pisa 1 - 1 

Marcatore: Aliaj.

Settimello: (3-5-2) Comparini; Ditta, Biagiotti, Paolino; Albanese (Bertocci), G. Poggesi, Mancin, Lippi (Cullhaj), Aliaj; M. Iaccarino (Pagli), Bianchi. A disposizione: Lauro, Caligiore e Cibecchini.
All. F. Iaccarino.

Si ringrazia Alessandro Fera, Ruben Bellucci e Gilda Cullhaj per la gentile collaborazione.

Daniele Cardinale

giovedì 7 febbraio 2013

Uno schiaffo in faccia troppo violento e immeritato...

Guardando il risultato finale, una persona non presente alla partita può pensare: "non c'è stata storia", ma possiamo affermare, senza pericolo di smentita che non è stato affatto così. La gara giocata ha messo in mostra un Settimello coriaceo che ha affrontato gli avversari col cosiddetto "sangue agli occhi", senza timori reverenziali, giocando a viso aperto per tutto l'arco del match. Difatti, il primo tempo si è chiuso a reti bianche, e la palla gol più ghiotta è stata per la squadra di Iaccarino, grazie a una super percussione di Aliaj.
Come ben sappiamo però, il calcio è fatto di episodi... episodi che possono decidere una partita, episodi che possono farti urlare di gioia, o sbraitare a rischio di scomunica. In questo caso le nero-verdi appartengono alla seconda categoria. Il match, infatti, è stato deciso da un episodio... minuto 2 della ripresa, l'arbitro assegna un calcio di rigore alle amaranto, un rigore nato da un chiaro  fuorigioco di partenza della punta di casa, tra l'altro il fallo da rigore di Giulia Poggesi sembra essere stato effettuato di poco fuori area... Ma non essendo muniti di "moviole in campo", assistenti di linea e quarto uomo, non abbiamo la certezza di ciò, l'unica certezza che abbiamo è che l'azione del rigore è nata da un fuorigioco solare, non visto dal direttore di gara. Ma la cosa che ha fatto più imbestialire la panchina nero-verde, è la mancata assegnazione di un penalty, pochi attimi dopo quello assegnato alle padrone di casa. Martina Iaccarino viene arpionata da dietro nel cuore dell'area di rigore, ma per l'arbitro è tutto regolare. Episodi... tanti episodi, e tutti a sfavore della squadra nero-verde, che hanno deciso una partita.
Un antico proverbio capitolino recita: "Quanno te gira male, te mozzicheno pure 'e pecore", e nessun proverbio risulta così calzante, perchè al Settimello in questa gara non gli è andato niente per il verso giusto, un rigore dato contro nato da una posizione di offside, un rigore netto negato, e tre traverse clamorose colpite sono il mix perfetto per la giornata perfetta, in senso contrario ovviamente. Meriti alle avversarie che hanno giocato un bel calcio, ma è innegabile che al Settimello non glien'è andata bene una...
Ma passiamo alla cronaca del match:
I primi minuti di match sono fasi di studio, l'Arezzo prova a sfondare, ma trova davanti a se delle avversarie guardinghe ed attente, chiuse molto bene e pronte a sferrare qualche ripartenza manovrata. Com'era plausibile la prima palla gol è per le padrone di casa, che al 14' hanno a loro disposizione una punizione dal limite, la conclusione velenosa sibila alla destra della porta e termina di poco a lato, con Comparini ben piazzata sulla traiettoria. L'Arezzo continua ad attaccare, ma le loro "scorribande" nella metà campo avversaria non danno i frutti sperati. Al 20' il Settimello ha una palla gol colossale per portarsi avanti, Lippi, liberata magistralmente da uno splendido tracciante di Aliaj, si trova sola in area di rigore, ma l'impatto col pallone non è ottimale, perchè quest'ultima colpisce col corpo tutto all'indietro, e la sua conclusione termina altissima. Cinque minuti più tardi, è per l'Arezzo la concreta palla gol, la n°11 solissima in area davanti a Comparini, conclude debolmente, e la palla termina lemme lemme a lato. Al 28' il Settimello va a un passo dal gol, Aliaj, lanciata in profondità da Mancin, brucia in velocità l'avversaria, e libera un destro violentissimo al fulmicotone che fa tremare l'incrocio dei pali. Una conclusione che ci fa tornare in mente le "sassate" di John Arne Riise, terzino norvegese del Liverpool campione d'Europa, divenuto famoso per le sue "fucilate" in corsa, tanto da guadagnarsi il soprannome di "Thunderbolt". Passato lo spavento, l'Arezzo torna ad attaccare, al 29' la n°8 conclude violentemente verso la porta, ma la sua conclusione termina di poco alta. Un minuto più tardi l'Arezzo pareggia il conto dei legni colpiti, la n°9, dal lato destro dell'area di rigore, effettua un tiro-cross, la palla velenosa si stampa sulla parte alta della traversa. Al 44' la scatenata Aliaj conclude da fuori, ma anche in questo caso la palla termina alta. Sul capovolgimento di fronte le padrone di casa vanno vicine al gol, la n°9 si gira molto bene in area e conclude da distanza ravvicinata, ma Comparini con un gran colpo di reni respinge a lato. Con questa palla gol per le aretine si chiude la prima frazione.
La ripresa comincia subito male per la squadra ospite, infatti dopo appena due giri d'orologio l'Arezzo può usufruire di un calcio di rigore, nato da una netta posizione di offside della punta amaranto non segnalata dall'arbitro (fuorigioco di rientro), sul dischetto si presenta la n°9, che con molta freddezza spiazza Comparini, piazzando il pallone alla sua sinistra. Pochi istanti dopo c'è l'episodio che manda su tutte le furie la panchina ospite, Martina Iaccarino liberata in area, viene arpionata da dietro, per l'arbitro è tutto regolare, Francesco Iaccarino insorge, e chiede a gran voce l'assegnazione del penalty, ma non serve a nulla, l'arbitro resta fermo sulla sua decisione. Questa episodio demoralizza un po' il Settimello, e le aretine provano ad approfittarne. Al 60' la n°10, dopo una bella azione corale della n°5, conclude di poco alto. Al 73' arriva il gol che taglia le gambe al Settimello, la n°9 penetra in area, Biagiotti va in chiusura, e nel rimpallo la sfera giunge alla neo entrata n°16 che con un colpo da biliardo buca Comparini. All'81' la 10 sfruttando un tiro-cross colpisce la base del palo. Sul capovolgimento la traversa dice di nuovo "no" ad Aliaj per la seconda volta, e poco più tardi c'è tempo anche per il terzo legno... pare proprio che per la possente punta balcanica la porta sia stregata. All'83' arriva il terzo gol dell'Arezzo, la 16 (liberissima da marcature) stacca di testa e insacca alla sinistra di Comparini. Al 91' c'è il quarto gol aretino, che sembra una fotocopia del terzo, calcio d'angolo, di nuovo la 16 (grande impatto sulla partita per lei) solissima in area appoggia in rete (stavolta di piede). Nel mezzo c'è una punizione dal limite di Lippi terminata di poco a lato. L'ultima palla gol del match è per il Settimello, sugli sviluppi di un corner battuto da Aliaj, Paolino stacca di testa, ma la sua inzuccata termina alta. Si chiude quì il match. Il Settimello esce dal campo sconfitto, ma con la consapevolezza di aver lottato duramente contro le forti avversarie e di averle fatte sudare per raggiungere il vantaggio. Le nero-verdi escono dal campo anche amareggiate per la mancata concessione di un penalty sul risultato di 1 - 0 in favore delle padrone di casa, e la domanda che attanaglia le menti delle nero-verdi è: "Se avesse concesso il rigore, cosa sarebbe successo? Il risultato finale sarebbe stato così rotondo come poi è avvenuto?". Molto probabilmente le avversarie avrebbero vinto comunque per la loro maggiore tecnica, ma verosimilmente quel rigore avrebbe potuto aprire nuovi scenari... Comunque queste rimangono supposizioni e rompicapi difficili da risolvere anche per Edward Nigma (l'Enigmista) interpretato dal grande Jim Carrey nel film "Batman forever". Adesso dobbiamo ingoiare il boccone amaro e guardare avanti, perchè il Campionato è ancora lunghissimo e ricco di sorprese, basta solo attendere il momento propizio per coglierle...

Arezzo - Settimello 4 - 0 (0 - 0)

Settimello: (3-5-2) Comparini; Ditta, Biagiotti, Paolino; G. Poggesi, Goretti, C. Poggesi (dal 42' M. Iaccarino), Mancin, Lippi; Aliaj, Cullhaj (dal 45' Albanese, dall' 80' Bertocci). A disposizione: Caligiore, Pagli e Nocentini.
All. F. Iaccarino

VALUTAZIONI

COMPARINI: Attenta per tutto l'arco del match, si rende protagonista di qualche ottima presa a palla alta, e qualche bella parata (tipo quella sullo scadere del primo tempo da distanza ravvicinata). Si dimostra un po' titubante sulle uscite a palla bassa, ma ha tutto il tempo e le capacità per limare questo piccolo difetto. Incolpevole sui gol subiti (tre su calcio piazzato e uno dopo un rimpallo in area).

DITTA: Corre strenuamente per tutta la partita. Buona prestazione.

BIAGIOTTI: Arriva a questa partita febbricitante, ma la sua prestazione, soprattutto nel primo tempo è da mille e una notte. Tempismo perfetto, chiusure chirurgiche e grinta da leonessa. E pensare che non era nemmeno al 100% della condizione...

PAOLINO: Nel gioco aereo prende tutti i palloni, sfruttando anche la sua elevata altezza. Si dimostra non molto precisa nell'impostazione. Nel finale va vicino al gol.

G. POGGESI: Un mastino in mezzo al campo. Se le avversarie vogliono arrivare in porta, prima devono fare i conti con lei, un medianone di rottura vecchio stampo, di quelli che avrebbero fatto la gioia di Oronzo Pugliese. L'unica sbavatura è che causa il fallo da rigore.

GORETTI: Nel primo tempo forma insieme a Giulia Poggesi una bella muraglia, sventando diverse azioni avversarie. Entrambe calano un po' nella ripresa, e le avversarie provano ne approfittano.

C. POGGESI: Ottima prova la sua, si mette a completa disposizione della squadra, disturbando ogni azione avversaria. Anche lei sta seguendo le orme della sua gemella Giulia, e piano piano sta diventando un mastino di centrocampo. Esce dal campo sullo scadere del primo tempo per una botta terrificante alla gamba. Peccato, perchè stava giocando molto bene.
 (M. IACCARINO: Entra al posto di Chiara Poggesi, e Francesco Iaccarino cambia impostazioni con la sua entrata, Aliaj scala a centrocampo, e Martina Iaccarino viene schierata davanti insieme a Cullhaj. Le avversarie la arginano bene per non dar spazio alla sua velocità supersonica. Ad inizio ripresa si guadagna un fallo da rigore netto, che però l'arbitro non concede. Come abbiamo detto, le avversarie non le lasciano molto spazio, però lei non sfrutta l'unica occasione in cui la perdono dal "radar". Sugli sviluppi di una bella apertura di Aliaj, lei si trova in posizione favorevole per colpire, ma nel momento clou cincischia, e non riesce a concludere nel migliore dei modi).

MANCIN: Svolge un buon lavoro per la squadra, coprendo la sua zona. Si rende protagonista anche di ottime aperture in favore delle compagne.

LIPPI: Buonissima la sua prova sull'out di sinistra, sia in fase di interdizione che in fase di costruzione. Va due volte vicina al gol, la prima occasione la fallisce colpendo male il pallone da posizione invitante, la seconda su calcio di punizione sul finire del match che termina di poco a lato.

ALIAJ (migliore in campo): Quando ha la palla tra i piedi, si ha la sensazione che qualcosa debba succedere da un momento all'altro. Aperture deliziose, lavoro sporco per la squadra e tiri al plutonio (la traversa che colpisce nel primo tempo con una sassata da limite area sta ancora tremando). Meritava senza dubbio il gol, ma i pali della porta in questa partita le sono nemici spietati.
EFFETTO MAGNUS

CULLHAJ: Si da molto da fare lottando duramente su ogni pallone che passa per la sua zona, ma la maggiore prestanza fisica delle avversarie la limita molto. Cerca il gol nel primo tempo con il famoso "cucchiaio" tanto caro a Francesco Totti, ma il portiere non si fa sorprendere.
(ALBANESE: Non è al meglio della condizione, e una vistosa fasciatura al ginocchio ne è la testimonianza. Si rende comunque protagonista di buone giocate in interdizione e in costruzione. La sua partita dura poco più di mezzora, poi chiede il cambio per le condizioni del suo ginocchio. 
BERTOCCI: Gioca una manciata di minuti quando il risultato è ormai in cassaforte per le avversarie).

ALL. IACCARINO: Piò ritenersi soddisfatto per la prova tutto cuore e sacrificio delle sue ragazze. Il risultato è molto pesante vista la prestazione, e sicuramente la squadra non meritava di ricevere questo sonoro "ceffone". A fine gara è molto amareggiato per il risultato e soprattutto per la direzione di gara.

ARBITRAGGIO: Concede un rigore alle padrone di casa senza segnalare la posizione di fuorigioco di rientro della punta che riceve palla, e che successivamente subisce fallo. Poi una manciata di secondi dopo non fischia un rigore netto per il Settimello. In più altre sbavature distribuite tra primo e secondo tempo. Insomma, una direzione di gara non propriamente da incorniciare...

Daniele Cardinale



giovedì 31 gennaio 2013

Le ali della libertà... Il Settimello batte di misura l'ostico Livorno, e si libera dello zero alla voce "punti"

Urlo liberatorio per la compagine nero-verde, che presso il campo "Il Neto" di Settimello, con una prestazione arcigna, battagliera e spartana, sconfigge il ben più quotato Livorno, sfornando una prestazione magistrale a centrocampo, bloccando tutte le iniziative delle labroniche, e dimostrandosi ciniche e spietate nelle poche palle gol a loro disposizione. La partita è stata risolta grazie a una zampata di Gilda Cullhaj  (primo centro in partite ufficiali per la giovane punta proveniente dalla Penisola Balcanica), ed è un gol pesante come un film di Sergej Michajlovic Ejzenstejn, che consente al Settimello di prendere una salutare boccata d'ossigeno in vista delle prossime partite.
Le ultime partite sono state molto negative per la squadra di Iaccarino sotto l'aspetto dei risultati, sconfitte contro Siena (3 - 0), Castiglion della Pescaia (3 - 1), e contro l'Aglianese (5 - 1), più le partite di Coppa Toscana, ma sul piano del gioco, le prestazioni delle nero-verdi sono sempre state in crescendo, a dimostrazione che la squadra sta iniziando a prendere le misure di questo difficilissimo Campionato.
Il numero zero alla voce punti e vittorie era diventata pesante come una condanna all'ergastolo da scontare in un carcere di massima sicurezza per le ragazze, e tutte loro hanno cercato con tutti i mezzi a disposizione, di "evadere" da questa "gattabuia". Il giorno "dell'evasione" dagli zero punti è datato 27 gennaio 2013, l'avversario e la situazione paiono proibitive, ma le ragazze tirano fuori il carattere e la sfrontatezza tipiche di chi vuole liberarsi da una situazione scomoda, e munite di fantomatici picchetti, lavorano alacremente per aprire un varco nel "muro" che le separa dalla libertà.
Il meraviglioso film "Le ali della libertà", tratto da un romanzo di Stephen King ed interpretato magistralmente da uno straordinario Tim Robbins, narra della storia di Andy Dufresne, un bancario accusato ingiustamente dell'omicidio della moglie, e condannato a due ergastoli, che progetta un'evasione dal carcere di Shawshank, e alla fine riesce nel suo intento. Possiamo dire che le anche le ragazze erano nella sua stessa situazione (metaforicamente parlando),  perchè quegli zero erano pesanti come una condanna, ma grazie al lavoro certosino delle ragazze e del mister, che in questa partita si sono tramutate in tante "Frank Morris", (il primo uomo capace di fuggire da Alcatraz), e sono riuscite a liberarsi dalla morsa degli zero punti.
Questa vittoria può dare molto morale alle ragazze, ma guai ad abbassare la guardia, la vittoria di domenica dev'essere un punto di partenza, e non assolutamente un punto d'arrivo. Adesso ci sono nuove sfide da affrontare, tutte molto difficili, perchè si sa, in Serie C non esistono partite facili, quindi lo spirito dev'essere quello battagliero messo in mostra contro le livornesi, senza cali di concentrazione, perchè, come cantava Ligabue: "Il meglio deve ancora venire"...

Settimello - Livorno 1 - 0

Marcatore: Cullhaj.

Settimello: (3-5-2): Lauro (Genova); Ditta, Biagiotti, Paolino; Goretti (Bertocci), G. Poggesi, Albanese, Bianchi, Lippi (Mancin); M. Iaccarino (Cullhaj), Aliaj;  
All. F. Iaccarino.

Si ringrazia Camilla Bertocci per la collaborazione.


Daniele Cardinale

sabato 15 dicembre 2012

A Siena per tentare di dare una scossa alla classifica

Dopo "l'up & down" di settimana scorsa contro la forte Stella Azzurra, dove abbiamo notato un buonissimo Settimello nei primi 45 minuti, per poi crollare fisicamente nella ripresa, adesso, per la compagine guidata da Francesco Iaccarino è giunto il momento di dare una "scossa" sia al morale che alla classifica. Infatti, nella giornata di domani, si affronteranno in quel di Siena le due squadre "fanalini di coda" della Serie C (ndr). Entrambe le squadre sono in una condizione pericolante di classifica, e hanno bisogno di punti vitali per risalire la china (e la classifica).
Superfluo dire che domani un pareggio non servirebbe a nessuno, infatti è lecito aspettarsi una battaglia "napoleonica" in campo (sportivamente parlando), perchè quei 3 punti in palio fanno più gola di una bella fetta di Panforte da gustare nelle freddi notti natalizie di fronte al camino.
Come abbiamo accennato poco fa, le ragazze faranno tappa a Siena, città nota per il famoso Palio, che ogni 2 luglio e 16 agosto riunisce tutto il pubblico senese urlante e carico di tifo per la propria contrada. Vedremo se domani Iaccarino riuscirà a trasformarsi in Andrea Degortes (in arte Aceto), leggendario fantino, plurivincitore del Palio, in sella al cavallo della contrada dell'Aquila, e condurrà i suoi "cavalli" alla vittoria.
DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE!!!

LA PROBABILE FORMAZIONE

Modulo: (3-5-2) Comparini; Goretti, Biagiotti, Bertocci; C. Poggesi, G. Poggesi, Mancin, Sacchi, Lippi; Aliaj, Bianchi. A disposizione: Lauro, Pagli, Paolino, Cullhaj, Lombardo e Cibecchini.
All. Iaccarino

Daniele Cardinale 


sabato 8 dicembre 2012

La fabbrica dei sogni...

"La vita è un sogno? O i sogni, aiutano a vivere meglio?" Con questa domanda rompicapo, Gigi Marzullo chiudeva sempre il suo programma notturno "Sottovoce", e i suoi ospiti, cercavano di dare una risposta a questo rebus. In molti adesso si chiederanno che cosa c'entri questa domanda "marzulliana" con le sorti del Settimello Femminile, ma chi ha partecipato all'allenamento - riunione di ieri sera, capisce che le cose combaciano.
A causa della pioggia torrenziale abbattutasi su tutta la provincia fiorentina, e che dava al campo sportivo nero-verde un'atmosfera "very british", mister Francesco Iaccarino ne ha approfittato per fare un bel discorso a tutte le sue ragazze, che lo hanno ascoltato quasi in un religioso silenzio. Nel bel mezzo di questo monologo, Iaccarino ha tirato fuori la frase: "NOI SIAMO UNA FABBRICA DEI SOGNI". E non possiamo certo dare torto al tecnico campano, perchè, se riflettiamo un attimo, possiamo constatare che veramente poche squadre sono disposte ad accogliere ragazzi/e che non hanno mai giocato a pallone. Questa teoria Iaccarino se la porta dietro da tempi atavici, quando muoveva i primi passi da allenatore del Rovezzano Femminile (ndr), quando, munito di una passione quasi maniacale per questo sport, diffondeva il verbo del calcio a tante ragazze desiderose di imparare a giocare. Adesso, a distanza di qualche anno, può ritenersi soddisfatto del suo lavoro, anche perchè ha trovato delle ragazze dispostissime ad essere "indottrinate", e vogliose di entrare a far parte di questa "Fabbrica".
Parlando del Campionato che le ragazze stanno vivendo, possiamo dire che alcuni miglioramenti ci sono stati. Infatti le ragazze si stanno amalgamando nella maniera giusta, come nell'ultima partita giocata in terra labronica, nonostante la sconfitta per 2 - 1, si sono notati dei sensibili miglioramenti di tenuta e di gioco. Anche se i risultati sul campo ancora non arrivano, è assolutissimamente vietato smettere di sognare e lottare per far modo che questi sogni si avverino, perchè, come abbiamo citato in un articolo di un paio di settimane fa, la felicità è una cosa che va ben coltivata, cercando di essere minuziosi nei minimi particolari per far sì che i frutti sboccino il prima possibile.
In conclusione, cercando di dare una risposta al quesito "marzulliano", possiamo dire che i sogni aiutano a vivere meglio, perchè possono essere tramutati in realtà...
A VOLTE IL VINCITORE E' SEMPLICEMENTE UN SOGNATORE CHE NON HA MAI MOLLATO.
DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE!!!

LA PROBABILE FORMAZIONE

Modulo: (3-5-2) Di Rado; Ditta, Biagiotti, Goretti; Lippi, G. Poggesi, Sacchi, Mancin, Aliaj; Bianchi, Paolino. A disposizione: Comparini, Bertocci, Pagli, Caligiore e Lombardo.
All. Iaccarino

Daniele Cardinale

sabato 1 dicembre 2012

Prossima tappa: Sorgenti Labrone

Questa Serie C che stiamo vivendo fino all'ultimo respiro, ci fa un po' ricordare le tappe del Giro d'Italia o del Tour de France. Infatti, dopo le estenuanti tappe sul Monte Zoncolan, rappresentate dalle durissime sfide contro Livorno, Arezzo, Pisa, Lucca e Ponte a Greve (con in mezzo il tratto un po' più pianeggiante, ma comunque colmo di difficoltà, rappresentato dal match contro i Bagni di Lucca). Adesso la "mountain bike" capeggiata da Francesco Iaccarino, memore della dura ed irta salita, ma affrontata senza paura, segnalando un'ottima tenuta, contro il forte Ponte a Greve, si appresta ad affrontare un tratto di relativa pianura, ma che sarà anch'esso non povero di difficoltà, contro il Sorgenti Labrone, squadra che precede le nero-verdi in classifica di 3 punti.
Per prepararsi al meglio a questa fondamentale sfida, mister Iaccarino, nella serata di ieri, ha fatto svolgere alle ragazze il classico percorso per risvegliarle atleticamente, poi, dopo che le sue guerriere hanno terminato l'esercizio, ha fatto loro un discorso molto significativo, esortando le sue guerriere a mantenere il bell'atteggiamento tenuto nell'ultima gara disputata, spiegando anche che il calcio è uno sport composto da cosiddetti "talenti" e "gregari" (come il ciclismo appunto), che sapientemente mescolati l'un con l'altro, possono creare un mix esplosivo. Ed è proprio questo il comportamento che le ragazze dovranno tenere nella importantissima sfida di domani, mentalità giusta, spirito di sacrificio e coesione. Unite tutte per un unico obiettivo...
Domani, 2 dicembre 2012, mister Iaccarino spegne 43 candeline, e tutta la "redazione" del blog ufficiale nero-verde, augura al mister (anche se un po' in anticipo) i migliori auguri di buon compleanno, con la speranza che il regalone glielo facciano le sue ragazze sul campo, mettendo prepotentemente in mostra il famoso "cuore ed orgoglio" a lui tanto caro...
DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE!!!

LA PROBABILE FORMAZIONE

Modulo: ( 3-5-2) Comparini; Ditta, Biagiotti, Goretti; Mancin, G. Poggesi, Sacchi, Lippi, Aliaj; Lombardo, Bianchi. A disposizione: Lauro, Bertocci, Pagli, Albanese, Cullhaj. 
All. Iaccarino

Daniele Cardinale