domenica 25 marzo 2012

"Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta"... Il Settimello esce sconfitto per 2 - 1 contro un grande avversario, ma a testa altissima

"Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta", con questa suggestiva e significativa frase, rispolverata da molti personaggi illustri in tutti questi anni, possiamo descrivere la prestazione di quest'oggi delle ragazze in tenuta nero-verde, dopo un primo tempo dove il Ponte a Greve ha sciorinato veramente un bel calcio, andando in vantaggio di due gol meritatamente, nella ripresa le ragazze, quest'oggi guidate degnamente da Paolo Baldassarri, hanno tirato fuori il famoso "cuore ed orgoglio", tanto caro a mister Iaccarino, e le trame sono state assai migliori di quelle messe in mostra nella prima frazione, sfiorando anche il clamoroso pareggio. Alla fine il risultato recita il 2 - 1 in favore delle ospiti, ma il Settimello ha ben poco da rimproverarsi, perchè le ragazze hanno giocato a viso aperto contro un avversario superiore, senza ricorrere a tattiche da codice penale, non arrendendosi mai, e cercando il pari con tutte le loro forze a disposizione. Forse l'unico rimpianto è il non aver giocato anche il primo tempo con la stessa intensità e grinta della seconda frazione, ma con queste supposizioni non si risolve niente, l'unica certezza è che le nero-verdi hanno creato qualche grattacapo alle prime della classe, dimostrando di essere una squadra tosta e ben affiatata. Ma adesso passiamo alla cronaca del match.
Al fischio d'inizio il Ponte a Greve parte subito alla carica, e chiude il Settimello nella propria metà campo, sfruttando la grande abilità nel fraseggio a metà campo delle centrocampiste, e dei tempestivi inserimenti delle punte, e nei primi 10 minuti le ospiti vanno vicino al gol in un paio di circostanze, la prima all'ottavo minuto, la n°10 calcia molto bene verso la porta, ma Matilde Mancin respinge egregiamente sulla sua sinistra, e la seconda all'undicesimo minuto, la n°7 calcia una bordata su punizione dai 20 metri, e la palla termina di pochissimo a lato. Neanche il tempo di rifiatare che il Ponte a Greve passa in vantaggio, infatti un minuto dopo, sugli sviluppi di un corner ben calciato, la n°3 stacca ed insacca di testa completamente sola a centro area. Il Settimello dopo il gol subito, tenta di creare qualche azione corale, ma le iniziative vengono ben arginate dall'arcigna difesa avversaria. Col passare dei minuti le ospiti continuano ad attaccare, e mettono in difficoltà la difesa nero-verde. Al 19' la n°7 sfrutta una disattenzione difensiva e calcia indisturbata da limite area, ma la sua conclusione fa la barba alla traversa. Dopo questa occasione, la partita vive momenti di studio delle due squadre, il Ponte a Greve fraseggia a centrocampo, ed il Settimello tenta di pungere con qualche contropiede. Ma al 31' la squadra in casacca rossa raddoppia, la 11 avanza molto bene palla al piede, arriva a limite area, vince un rimpallo con Giulia Poggesi, si presenta in area e tira, la sua conclusione un po' strozzata sembra facile preda di Matilde Mancin, ma una zolla truffaldina le fa rimbalzare il pallone davanti quel tanto che basta per scavalcarla. La prima frazione si chiude con le ospiti in vantaggio di due reti. Nella ripresa il Settimello vuole rifarsi di un primo tempo spento e poco incisivo davanti, e subito ad inizio ripresa si nota un comportamento diametralmente opposto a quello della prima frazione, il timido "Dottor Jekyll" del primo tempo, sembra essersi tramutato nel più intraprendente "Mister Hyde", e le trame risultano più decise e precise, facilitate anche dall'ingresso in campo di Donna Rigacci, e Boralda Aliaj. Al 54' il Settimello fa capolino per la prima volta dalle parti del portiere avversario, Giulia Poggesi calcia al volo dalla distanza, ma la sua conclusione termina non di molto a lato. Pochi minuti dopo anche Lucrezia Mancin tenta il "gol espìrita" calciando anch'essa dalla grande distanza, ma come per Giulia Poggesi la sua palla termina a lato. Il gol delle nero-verdi è nell'aria, ed al 62' Aliaj riapre il match, sugli sviluppi di un calcio di punizione dai 20 metri (posizione defilata), la numero 11 nero-verde lascia partire un tiro che sgorga magia da tutti i pori, scavalca la barriera ed infila il portiere alla sua destra. Per i minuti restanti il Settimello continua a fraseggiare bene, ma le ultime due palle gol del match le hanno le ospiti, al 73' la 11 s'invola verso la porta, Matilde Mancin esce bene e riesce ad intercettare, ma la palla giunge alla n°16, che conclude a porta praticamente sguarnita, ma Elena Ditta, ben appostata, evita il gol. L'ultima emozione della partita arriva al 77', sfruttando un errore difensivo, la n°6 salta Matilde Mancin in uscita bassa, da posizione defilata, ma il suo tentativo termina di poco a lato.
Quest'oggi abbiamo assistito ad una partita molto corretta, gradevole e ben giocata da entrambe le squadre, primo tempo di marca Ponte a Greve, nella ripresa meglio il Settimello, che ha tirato fuori la testa dal guscio, ed ha creato diverse trame interessanti. Con questi 3 punti il Ponte a Greve passa di categoria, e l'anno prossimo giocherà la Serie C,  ed a tutte le ragazze in tenuta rossa vanno le nostre congratulazioni, perchè in questa stagione hanno ampiamente meritato il passaggio di categoria, giocando un calcio bello e corretto. Per il Settimello è una sconfitta con onore contro un grande avversario. Nel "post della vigilia" abbiamo menzionato le grandi imprese del passato di varie squadre di calcio, il Settimello oggi ci è andato vicino a compiere un'impresa, perchè riuscire a pareggiare contro le prime della classe è sempre un ottimo risultato, purtroppo però l'impresa non è riuscita, e la "penna di Calliope" è rimasta nel calamaio, fremente comunque di essere impugnata dalle nero-verdi per scrivere altre belle pagine di calcio, magari a cominciare dalla prossima partita, dove il Settimello farà visita al San Lorenzo...

Settimello - Ponte a Greve 1-2 (0-2)

Marcatore: Aliaj al 62'.

Settimello: (3-4-3) M. Mancin; Ditta, G. Poggesi, Bertocci; Sacchi, L. Mancin; B. Baldassarri (dal 78' C. Poggesi), Pagli (dal 45' 2° tempo Rigacci); Mangionello (dal 48' Aliaj), Croce (dal 88' Distefano), Accardi. All. P. Baldassarri
A disp. Moschi e Cibecchini.

VALUTAZIONI

M. MANCIN: Incolpevole sul primo gol, e sfortunata sul secondo, buone le sue uscite a palla bassa, ma un po' (ma non troppo) balbettante sulle palle alte. Incita sempre la propria squadra a non mollare, dimostrandosi una leader carismatica. REDDITIZIA
DITTA: "Ti vedo solo con lo scorrimento lento" cantava Vasco Rossi nella sua canzone "Rewind", infatti la numero 2 nero-verde mette in mostra un duello ad alta velocità con la guizzante numero 3 avversaria, con quest'ultima che sguscia da tutte le parti, ma Elena Ditta la rincorre bene, e ci lotta ad armi pari. Si rende protagonista di un altro salvataggio a porta sguarnita che vale un gol. Ormai questi salvataggi sono una specialità di casa Ditta. FAST & FURIOUS

G. POGGESI: Altra partita di grande sostanza, schierata al centro della difesa si dimostra rognosa da saltare e puntuale nei movimenti. Se dovessimo paragonare le giocatrici del Settimello a delle carte da gioco, Giulia Poggesi sarebbe senza dubbio il "jolly" che può essere messo dovunque ed in ogni situazione. POLIVALENTE

BERTOCCI: Duella possentemente con la sua "dirimpettaia", ma quest'ultima viaggia come un treno, e per Camilla Bertocci è un'impresa ardua arginarla, infatti i pericoli maggiori arrivano dall'out di destra. Si rende comunque protagonista di ottimi rilanci che liberano l'area da iniziative pericolose di marca Ponte a Greve.  ASSEDIATA

SACCHI: Nel primo tempo gli ottimi fraseggi a centrocampo del Ponte a Greve la costringono a mantenere una posizione più arretrata, non propriamente congeniale a quelle che sono le sue capacità migliori, ma lei si dimostra molto disponibile e volenterosa a lottare insieme alla sua squadra. Nella ripresa il Settimello spinge di più, e lei si rende protagonista di buone giocate. GRINTOSA

L. MANCIN: Vive momenti duri (come tutto il centrocampo) nella prima frazione, anche lei come Sacchi è costretta a starsene "bassa" per coprire le sortite del Ponte a Greve, anche lei (come tutto il Settimello) cresce nella ripresa, e va vicino al gol con una grande conclusione al volo dalla distanza. DECISA E PRECISA

B. BALDASSARRI: Lotta con le unghie e con i denti per difendere al meglio la propria zona, e sbaglia poco negli appoggi. DIGNITOSA

PAGLI: La maggiore esperienza e bravura delle avversarie la mandano spesso in difficoltà. Ci mette tanta abnegazione, ma arginare le giocatrici del Ponte a Greve è un'impresa tosta. Compie qualche piccola sbavatura in appoggio. ACCERCHIATA

MANGIONELLO: Gioca solo il primo tempo e tocca pochi palloni, anche perchè nella prima frazione la palla è costantemente tra i piedi della squadra ospite. Si sacrifica nella copertura della sua zona. INGIUDICABILE

CROCE: Unico punto di riferimento davanti, nel primo tempo viene spesso anticipata, più per bravura delle avversarie che per reali demeriti suoi. Cresce un po' verso la fine del primo tempo ed inizio della ripresa, difendendo diversi palloni, e facendo salire la squadra. Non è in perfette condizioni, a causa di una fastidiosa febbre che l'ha limitata. COL FRENO A MANO TIRATO

ACCARDI: Riceve molti palloni sui piedi, però difetta un po' di precisione. Le avversarie sono molto brave a non farla partire in velocità. IMPRECISA

RIGACCI: Il suo ingresso in campo è una scossa per tutta la squadra, si piazza al centro della difesa, e lotta ferocemente (sportivamente parlando) per la riconquista del pallone. Quando vede un pallone, diventa come i tori di Pamplona quando vedono rosso, ci si avventa con eleganza e sostanza. ELETTRIZZANTE

ALIAJ: Stesso discorso fatto per Rigacci, il suo ingresso cambia il volto al Settimello, quando riceve palla, si porta a spasso 2/3 giocatrici avversarie. Il suo gol su punizione è un gioiello degno di Gustav Fabergè, il gioielliere degli Zar, un'esecuzione frizzante e gustosa come un buon bicchiere di Prosecco nelle calde notti d'estate. SPUMEGGIANTE

C. POGGESI: Buono il suo approccio alla gara, s'incolla alle avversarie e non le da respiro. TALLONATRICE

DISTEFANO: Gioca gli ultimi 2 minuti più recupero, ma non tocca praticamente nessun pallone. INGIUDICABILE

All. P. BALDASSARRI: Non fa rimpiangere la pesantissima assenza in panchina di Francesco Iaccarino, incita le ragazze dal primo all'ultimo minuto, convinto di poter strappare un pareggio. Cambi azzeccati e fatti al momento giusto. CARLETTO MAZZONE

ARBITRAGGIO: Partita tranquillissima e facile da arbitrare, le due squadre sono molto corrette. NIENTE DA SEGNALARE

Daniele Cardinale



sabato 24 marzo 2012

Impossible is nothing...

Impossible is nothing (niente è impossibile) è lo slogan della nota marca di scarpe Adidas, ma in questo caso non è solo un semplice slogan, è anche un'esortazione a non mollare mai, a credere nei propri mezzi, ad aiutarsi vicendevolmente, ed a buttarsi a capofitto, spinti più dal cuore che dalla ragione, alla ricerca di una vittoria che pare più che altro un miraggio. La partita di domani è molto difficoltosa per le nero-verdi, perchè il Ponte a Greve è una gran bella squadra, molto forte in tutti i reparti, ma la palla è rotonda e tutto può accadere, le imprese sportive sono una parte fondamentale del calcio, ricordiamo per esempio la matricola Alcorcon, che è riuscita a battere i "Galacticos" del Real Madrid, nella Copa del Rey di tre stagioni orsono con un sonante 4 - 0, oppure della Grecia, che a Euro 2004 vinse clamorosamente la competizione battendo in finale i "padroni di casa" del Portogallo, madando in visibilio un Paese intero, oppure, se vogliamo guardare la storia più recente, dobbiamo citare la favola dello Zambia, che ha vinto la Coppa d'Africa, battendo in finale la favoritissima Costa d'Avorio, dei vari Drogba, Yayà Toure, Gervinho etc. Queste squadre appena elencate hanno scritto la storia con le loro imprese, adesso sta al Settimello, vedremo se le ragazze in casacca nero-verde riusciranno ad impugnare la penna di Calliope, la Musa della poesia elegiaca, e scrivere una nuova pagine di imprese sportive... DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE!!!

Un abbraccio a mister Iaccarino
 Nella giornata di ieri, mister Francesco Iaccarino è stato colpito da un grave lutto familiare, per questo la "redazione" del Blog Ufficiale nero-verde, ci tiene a fare al mister ed a tutti i suoi cari, le nostre più sentite condoglianze.

Daniele Cardinale

martedì 20 marzo 2012

Il Settimello perde la gara 1 del Sei Nazioni... Il Castiglione picchiando e provocando, riesce a portare a casa la vittoria

Amara trasferta per le nero-verdi in quel di Castiglione della Pescaia, le giocatrici grossetane picchiano come fabbri ferrai ed intimidiscono arbitro ed avversarie. Più che una partita di calcio, sembra un match di rugby del Sei Nazioni, torneo internazionale che sta facendo appassionare milioni di fan dell'Italrugby. Certamente questo non è un comportamento consono a questa disciplina da parte delle giocatrici grossetane, e soprattutto non è un comportamento leale, verso le avversarie. Il calcio è uno sport che deve provocare a chi lo gioca, emozioni e passione, non dev'essere inteso come una caccia all'uomo senza scrupoli... Chi ha questa visione di questo meraviglioso sport è meglio che si dedichi ad altro, tipo il taekwondo, la lotta greco-romana ed il calcio in costume. Alla fine il risultato recita 3 - 2 in favore della squadra locale, che riprende un po' d'ossigeno in classifica, per il Settimello è una sconfitta dolorosa (in tutti i sensi) contro un avversario certamente alla portata. Ma passiamo alla cronaca dell'incontro.
In avvio le nero-verdi partono un po' in sordina, intimorite dai tanti colpi duri che il Castiglione comincia a distribuire già dai primissimi minuti, ed una manciata di minuti dopo le locali passano in vantaggio, sfruttando un'azione dal lato sinistro dell'area di rigore, la palla giunge alla n°10 che si trova incompresibilmente liberissima in area senza marcatura alcuna, ed ha il tempo di stoppare la palla, mirare e battere Matilde Mancin con un potente tiro che s'infila sotto la traversa. Questo gol è una doccia gelata per la squadra di Iaccarino, che accusa il colpo, e poco dopo subisce anche il secondo gol. A centrocampo la partita sembra una battaglia da Far West da far invidia anche al compianto John Wayne, le grossetane colpiscono duro, e le ragazze nero-verdi non riescono a sviluppare al meglio il loro calcio. Un'ulteriore conferma della giornata no delle ragazze fiorentine, arriva verso metà del primo tempo, quando la giocatrice del Castiglione calcia in porta una punizione dal lato sinistro dell'area, Matilde Mancin non vede partire il pallone e viene beffata da una conclusione nemmeno troppo potente. Il Settimello sotto di tre gol, tenta di scuotersi, e comincia a far capolino dalle parti del portiere avversario. Verso la fine della prima frazione il Settimello ha la clamorosa opportunità di riaprire la partita, infatti il direttore di gara assegna un rigore alle nero-verdi (procurato da Accardi che viene stesa in area, dopo un contropiede di pregevole fattura), sul dischetto si presenta Rigacci, ma la sua conclusione viene ben respinta dal portiere, e si rimane sul risultato di 3 - 0 in favore del Castiglione, e con questo risultato si chiude il primo tempo.
Nella ripresa Iaccarino tenta di cambiare faccia al Settimello, scalando in difesa Ditta (il suo ruolo naturale) e sostituendo Pagli con Distefano, poi avanzando Lucrezia Mancin al posto di Aliaj e Sacchi nel ruolo di trequartista, con Aliaj che prende il posto di quest'ultima come mezz'ala, ed i risultati si vedono, infatti il Settimello entra in campo con un piglio diverso, e riapre la partita, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Aliaj (letteralmente massacrata per tutta la partita) calcia verso la porta, il portiere devìa sulla traversa, ma sulla ribattuta si avventa Lippi, che da due passi deposita in rete. Questo gol da la carica al Settimello, che si butta in avanti col coltello tra i denti, per tentare di riaprire una partita che sembrava già chiusa. Poco dopo arriva anche il gol del 3 - 2, Aliaj calcia violentemente il pallone al centro dalla bandierina, un difensore del Castiglione invece di liberare, colpisce goffamente verso la propria porta ed infila il proprio portiere. Le grossetane sentono puzza di "remuntada", e si arroccano in difesa, picchiando a più non posso. Da quel momento in poi la partita è molto spezzettata, l'arbitro tira fuori cartellini come se piovessero, da registrare due rossi per il Castiglione, una per doppia ammonizione e l'altra per reiterate proteste. Sopra di due "uomini", il Settimello carica a testa bassa alla ricerca del pari, ma le grossetane impediscono alle nero-verdi di arrivare alla conclusione, grazie ad interventi da codice penale (tipo uno su Rigacci, che dopo una grande azione personale, viene falciata da dietro, impedendole così di arrivare al tiro). Nonostante le molte interruzioni, l'arbitro non recupera del tutto il tanto tempo perso, e fischia la fine del match.
In questa gara il Settimello si è dimostrato poco tonico, ed un po' disattento in qualche circostanza (soprattutto nella prima frazione), meglio nella ripresa, dove le ragazze hanno lottato per tentare di riacciuffare una gara che pareva già persa. E' una sconfitta che brucia, ma il calcio insegna che dagli errori si può sempre imparare qualcosa, e gli errori fatti in questa gara devono fare da stimolo per la prossima partita, che vedrà di fronte Settimello e la capolista Ponte a Greve, una gara da leccarsi i baffi...

Castiglione della Pescaia - Settimello 3 - 2 

Marcatori: Lippi ed autogol.


Settimello: (3-4-3) M. Mancin; Pagli (B. Baldassarri), Rigacci, Bertocci; G. Poggesi, Sacchi, Ditta, L. Mancin; Accardi (Distefano), Lippi, Aliaj; All. Iaccarino

Si ringrazia Francesco Iaccarino e Lucrezia Mancin per la perfetta descrizione della partita.

Daniele Cardinale

sabato 17 marzo 2012

Il Settimello fa visita al Castiglione della Pescaia, per riprendere quota in classifica

Con questa suggestiva immagine del panorama maremmano, ci inoltriamo nella vigilia del match che vedrà di fronte Castiglione della Pescaia e Settimello. Due squadre alla caccia di punti vitali come acqua nel deserto. La squadra di Iaccarino arriva a questa partita, dopo aver artigliato un solo punto in tre partite, quindi è superfluo dire che il tecnico partenopeo punti esclusivamente alla vittoria, per riprendere quota sia in termini di classifica, che in termini di morale. Per questa importante contesa, Iaccarino dovrà sicuramente fare a meno di Francesca Croce, che sconterà l'ultima giornata di squalifica, e con l'incognita Lippi, ancora dolorante al ginocchio, dopo il tremendo scontro con il portiere del San Giusto di settimana scorsa. Oltre a questi due inconvenienti, Iaccarino ha tutta la rosa a disposizione per questa trasferta grossetana.
Castiglione della Pescaia è una nota località balneare, soprannominata anche "la Svizzera della Maremma", spiaggie bellissime che sembrano quelle di Malibù, nella contea di Los Angeles, ed acqua cristallina. Ma domani, le nero-verdi non andranno fino in Maremma per spaparanzarsi sulle sdraio a prendere il calore del primo sole primaverile, o per fare un bel bagno nelle azzurre acque grossetane, quella di domani sarà una battaglia in campo senza esclusione di colpi, con davanti due squadre fameliche di punti, e l'unica cosa "cristallina" che speriamo di vedere, è la classe che le nero-verdi metteranno in campo, per conquistare la vittoria. DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE!!!

Daniele Cardinale

domenica 11 marzo 2012

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Questo è il dilemma che ci attanaglia per giudicare questo pari...

La partita tra Settimello e San Giusto è terminata sul risultato di 2 - 2. Ma il dubbio che ci sorge è, da che "lato" vedere questo pareggio? La famosa metafora del "bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto". Se volessimo vedere il "bicchiere mezzo pieno" possiamo dire che le nero-verdi hanno perfettamente tenuto testa alle avversarie meglio posizionate in classifica, giocando un calcio elegante ed allo stesso tempo duro e deciso, lottando come delle leonesse su ogni pallone. Se invece volessimo vedere il "bicchiere mezzo vuoto", c'è il rimpianto di essersi fatte riacciuffare sul filo di lana, dopo essere state in vantaggio per 2 reti a 0 per ampi tratti del match. C'è anche da dire che per l'ennesima volta, la squadra di Iaccarino è stata penalizzata dalle decisioni arbitrali, infatti sul risultato di 2 a 1, non viene convalidato un gol regolare di Lucrezia Mancin, per una fantomatica carica sul portiere, e una manciata di minuti più tardi, viene convalidato il gol del San Giusto, dopo un evidente carica su Matilde Mancin, che viene stretta nella morsa di due avversarie, che le impediscono di abbrancare un pallone che sembrava destinato comodamente tra le sue braccia. Ma passiamo alla cronaca del match.
In avvio di gara, parte meglio il San Giusto, che nei primi 10 minuti crea due ottime palle gol, la prima al 5', dopo una bella azione corale, la n°9 calcia un bolide al volo che fa tremare il palo destro di Matilde Mancin, sulla ribattuta si avventa la 10, che spara alto da pochi passi, la seconda al 9', la punta del San Giusto tira, Matilde Mancin respinge corto, sulla palla vagante si scaglia la n°10 che colclude a rete, la palla sembra ormai destinata in fondo al sacco, ma la numero 1 nero-verde, come una piovra, allunga i suoi tentacoli, e salva prodigiosamente la propria porta. Dopo questi spaventi, il Settimello comincia a carburare, e prende il possesso del centrocampo, ed al 18' va vicinissimo al vantaggio, Accardi brucia in velocità due avversarie e conclude verso la porta, ma il portiere tocca con la punta delle dita quel tanto che basta per deviare il pallone sul fondo, dando l'illusione ottica del gol. Dopo questo lampo improvviso, il Settimello comincia a sciorinare calcio, e va di nuovo vicino al gol sempre con la "tarantolata" Accardi. Il San Giusto fa di nuovo capolino dalle parti di Matilde Mancin al 30', la n°10, sfruttando una piccola distrazione difensiva, si gira bene in area e conclude, ma il portiere del Settimello risponde benissimo con la sua specialità, l'intervento d'istinto di piede. Al 43' il Settimello passa, Rigacci direttamente su calcio di punizione dai 25 metri (in posizione molto defilata), lascia partire un missile che toglie le ragnatele dall'incrocio dei pali. Una pennellata mancina che meriterebbe di essere esposta al Museo del Louvre di Parigi, di fianco alla Gioconda di Leonardo ed ai capolavori di Sandro Botticelli. Nei restanti minuti della prima frazione c'è tempo per un'occasione per parte, la prima al 44', la punta del San Giusto si presenta in area, ma Matilde Mancin respinge molto bene da distanza ravvicinata, e la seconda in favore del Settimello con Aliaj, che conclude di poco alto da limite area. Il primo tempo si chiude sul risultato di 1 a 0 in favore della squadra di Iaccarino. Nella ripresa il Settimello parte benissimo, con l'intento di raddoppiare, ed al 50° minuto va vicino al gol, Sacchi parte sul filo del fuorigioco, ma la sua fiondata rasoterra fa la barba al palo. Al 53' il Settimello ha un'altra colossale palla gol, Lippi salta due avversarie leggiadramente sulla fascia sinistra, e serve Accardi, quest'ultima con una deliziosa "scucchiaiata", scavalca il portiere in uscita, ma la palla viene salvata miracolosamente sulla linea dalla n°4. Questo è solo il preludio al raddoppio, infatti giusto 3 minuti più tardi, il Settimello mette a segno il 2 a 0, sugli sviluppi di un corner Lippi serve corto Aliaj che si porta la palla sul destro e conclude da posizione defilatissima, la palla calciata col contagiri, aggira il portiere, bacia il palo ed entra in rete, un altro "gol espìrita" che si va ad aggiungere a quello realizzato contro il Sorgenti Labrone, "pagina 220 del manuale del calcio", come direbbe il grande Josè Altafini. Dopo il raddoppio, il Settimello gestisce bene la palla, dando l'impressione di non correre rischi seri. Ma al 65' il San Giusto riapre la gara, sugli sviluppi di un corner, la n°9 si gira molto bene in area, e fulmina Matilde Mancin. Dopo questo gol il Settimello non si butta giù di morale, e tenta di riportare il punteggio sul + 2 in loro favore. Verso la mezz'ora le nero-verdi, hanno una punizione a loro favore, Rigacci butta la palla in mezzo, il pallone sfugge dalle mani del portiere e giunge sui piedi di Lippi che sta per concludere a rete, ma il portiere si butta a corpo morto, travolgendo (e commettendo fallo) sulla stessa Lippi, l'azione prosegue e Lucrezia Mancin salta il portiere e deposita la palla in rete. Ma per l'arbitro il gol non è da convalidare, perchè a sua detta, c'è stato un fallo d'ostruzione sul portiere, e francamente questa decisione ci lascia alquanto perplessi. Nel sopracitato scontro tra il portiere e Lippi, quest'ultima s'infortuna, ed abbandona il campo in braccio a mister Iaccarino, ma purtroppo il Settimello ha esaurito le sostituzioni, dunque dovrà giocare i minuti restanti in inferiorità numerica. Sfruttando "l'uomo" in più, il San Giusto si butta alla carica per trovare il pari, e nel giro di 5 minuti si rende pericoloso in due occasioni, la prima al 76', dove la n°9 conclude fuori di poco, e la seconda un minuto più tardi, dove la n°13, si libera in area e conclude da distanza ravvicinata, ma Matilde Mancin smanaccia in corner. Ma sugli sviluppi dello stesso corner, il San Giusto trova il pari, la palla calciata al centro sembra facile preda di Matilde Mancin, ma quest'ultima viene vistosamente stretta in un "sandwich" da due avversarie che le impediscono di bloccare il pallone, e sul successivo colpo di testa la n°13 colpisce bene ed insacca. L'arbitro inizialmente pare intenzionato a non convalidare (cosa ovvia visto che la numero 1 nero-verde subisce anche una dolorosa ginocchiata), ma poi, colto da illuminazione convalida il gol. Nel frattempo, Lippi, da vera guerriera, rientra in campo anche con un ginocchio quasi da rottamare per il duro colpo subito, accolta da un profondo e meritato applauso da parte dei tifosi. All'81' c'è tempo per l'ultimo brivido in casa Settimello, la 11 parte palla al piede e conclude, ma Matilde Mancin devìa molto bene in angolo. Questa è stata l'ultima emozione di una partita giocata egregiamente dalle nero-verdi, che per più di un'ora hanno giocato un calcio elegante e frivolo, non disdegnando nemmeno i contatti più "maschi". il Settimello è stato penalizzato da qualche decisione arbitrale un po' sballata, e dalla sfortuna, visto che l'infortunio di Lippi (fino a quel momento una delle migliori in campo) è giunto proprio nel momento chiave del match. Senza dubbio queste ragazze meritano elogi, per l'ottima interpretazione della partita, e per l'impegno che ognuna ha messo sul campo. Il pareggio contro una squadra come il San Giusto non è un risultato malvagio, ma l'amaro in bocca rimane, per come siamo arrivati a questo risultato, dopo essere state in vantaggio per 2 reti a 0, per l'annullamento di un gol regolare, e per la convalida di un gol a nostro avviso irregolare, assegnato alla formazione ospite. Comunque sia, complimenti ad entrambe le squadre per la bella partita a cui ci hanno fatto assistere. All'inizio dell'articolo ci siamo posti il dilemma sul "bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto", ma vedendo la tenacia che le ragazze hanno messo in campo, vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, perchè un pareggio contro una squadra come il San Giusto, ottimo in ogni reparto, non è un risultato da disdegnare, poi questo pareggio, interrompe la piccola scia negativa del Settimello, che prima di questa gara veniva da due sconfitte consecutive, contro Bagni di Lucca, e La Cella.

Settimello - San Giusto 2-2



Marcatori:
Rigacci al 43' ed Aliaj al 56'.

Settimello: (3-4-3) M. Mancin; Ditta, Rigacci, Bertocci; Sacchi, G. Poggesi, L. Mancin, Lippi; B. Baldassarri (dal 57' Mangionello), Aliaj, Accardi (dal 64' Cibecchini); All. Iaccarino



VALUTAZIONI

M. MANCIN: Conferma il suo ottimo stato di forma compiendo ottime parate per tutto l'arco della contesa, sbalorditiva la parata che compie nella prima frazione, dove allunga le braccia ed evita il gol da pochi passi, strozzando in gola la gioia del gol avversarie. Sul primo gol non ha colpe evidenti, sul secondo viene placcata in puro stile football americano, ma l'arbitro non rileva il fallo. BAGHERA LA PANTERA

DITTA: Attenta e concentrata per tutta la partita, compie qualche piccola sbavatura in disimpegno, ma rimedia egregiamente grazie alla sua grande velocità. KAWASAKI

RIGACCI: La punizione che infila sotto l'incrocio a fine primo tempo è una delizia per gli occhi, una rasoiata velenosa e mancina che sbalordisce tutto il pubblico presente. Dirige la difesa con classe e sostanza, fermando molte iniziative avversarie grazie alla sua grande abilità nell'anticipo, ed alla sua esperienza. EFFETTO MAGNUS

BERTOCCI: Ottima partita anche la sua, le avversarie tentano di bucarla all'esterno, ma lei le argina molto bene usando il suo fisico possente. STATUARIA

SACCHI: Partita ricca di abnegazione la sua, si rende protagonista di qualche giocata da funambola (tipo un tunnel a metà campo che manda in sollucchero tutto il pubblico presente), ed in mezzo al campo lotta insieme alle compagne per la riconquista del pallone. STACANOVISTA

G. POGGESI: Una muraglia davanti alla difesa, sradica innumerevoli palloni dai piedi delle avversarie involate verso l'area di rigore, e quando Rigacci sale per battere i suoi leggendari calci piazzati, lei scala dietro a coprire la zona. Una prestazione degna del miglior Mark Van Bommel. ARSENIO LUPIN

L. MANCIN: Precisa nelle aperture, e tenace in copertura. Sbaglia davvero poco, a dimostrazione che l'infortunio di settimana scorsa è solo un lontano ricordo. MASTINA

LIPPI: Contribuisce attivamente al lavoro di rottura e ricostruzione in mezzo al campo. Si rende protagonista di un dribbling di alta scuola che manda al bar due avversarie, ed innesca Accardi per il suo "scavetto", salvato sulla linea. Paura e tensione quando dopo un brusco contrasto col portiere (da rigore), esce dal campo in braccio a Iaccarino, ma pochi minuti dopo stringe i denti e da vera guerriera si rialza e torna in campo a dare il suo contributo, prendendosi la meritata standing ovation, per la sua passione e per la sua voglia di non arrendersi. Purtroppo una manciata di minuti dopo il suo ritorno in campo, il ginocchio dolorante le fa issare bandiera bianca. E noi tutti le facciamo il migliore in bocca al lupo di pronta guarigione. XENA LA PRINCIPESSA GUERRIERA

B. BALDASSARRI: Schierata come attaccante esterno, duetta bene con Sacchi che spesso le va in sovrapposizione, portandole via un'avversaria. PROVA DIGNITOSA

ALIAJ: Non è in perfette condizioni fisiche per il fastidio muscolare che la affligge già da un paio di giorni, ma il "gol espìrita" lo riesce comunque a pescare, in prossimità della bandierina calcia a girare ed insacca, un'altra magia degna di Silvan. Nonostante il problema muscolare , si rende protagonista di ottime azioni palla al piede. HERMIONE GRANGER

ACCARDI: Disputa forse la miglior partita da quando gioca a calcio, puntuale e reattiva se lanciata in profondità, folgorante nello scatto. Va vicino al gol in diverse circostanze. E se la sua "scucchiaiata" fosse finita in fondo al sacco, la tribuna del campo "Il Neto" sarebbe venutà giù. USAIN BOLT

MANGIONELLO: Entra in campo quando il San Giusto attacca a testa bassa per riaprire la partita. E lei, dal canto suo si sacrifica in copertura. SENZA INFAMIA E SENZA LODE

CIBECCHINI: Sostituisce la stremata Accardi, e si piazza al centro dell'attacco, ma i palloni nella sua zona scarseggiano. INGIUDICABILE

All. IACCARINO: Con l'assenza di Croce, è costretto a reinventare l'attacco, e le sue scelte sono azzeccate, schiera Aliaj punta centrale, e il duo Accardi-Baldassarri che le scorrazzano accanto. Nella ripresa cambia Bianca Baldassarri con Elena Mangionello, per dare un po' più di tecnica alla squadra. Ed alla fine raccoglie un pareggio che va un po' stretto, ma usando una frase in stile Vujadin Boskov: Meglio pareggiare che perdere. MASTER & COMMANDER

ARBITRAGGIO: Finchè la contesa è sostanzialmente tranquilla, gestisce discretamente, ma quando i ritmi e l'intensità salgono, vengono a galla un po' di magagne. Vede un fallo per carica sul portiere da parte di Elena Lippi, quando è quest'ultima che viene travolta, e nell'azione successiva, Matilde Mancin subisce un'evidentissima ostruzione, ma in questo caso è tutto regolare, e il Settimello subisce il gol. INSICURO

Daniele Cardinale

sabato 10 marzo 2012

La quiete dopo la tempesta... Dopo la discussa partita di settimana scorsa contro La Cella, il Settimello si appresta a tornare alla caccia della vittoria

La gara di settimana scorsa contro La Cella, condita da polemiche furenti degne del "Processo del Lunedì", condotto dal grande Aldo Biscardi, è ormai passata in archivio, ed è già tempo di tornare in campo, dando un definitivo calcio alle polemiche che hanno caratterizzato questa settimana. Per la partita che si svolgerà domani in quel di Settimello, contro il temibile San Giusto, mister Francesco Iaccarino ha qualche grattacapo da risolvere, soprattutto in attacco, dove sarà sicuramente assente Francesca Croce, squalificata per 2 giornate dal Giudice Sportivo, dopo la rissa da pub, che l'ha vista protagonista contro La Cella. Oltre alla squalifica della numero 9 nero-verde, c'è anche un altro problemuccio che ha fatto tremare i polsi in casa Settimello, nell'allenamento di rifinitura svolto ieri, Boralda Aliaj ha abbandonato anticipatamente  il campo claudicante a causa di un fastidio alla coscia destra (ndr). Ma fortunatamente pare non sia niente di serio, ed a meno di clamorosi ribaltoni, l'ariete nero-verde dovrebbe scendere comunque in campo. Iaccarino non vuole prendere questo piccolo intoppo sottogamba, e valuterà meglio le condizioni di Aliaj nella giornata di domani, ed agirà di conseguenza, se sarà necessario.
L'appuntamento è fissato per domani al campo "Il Neto" di Settimello, dove è prevista una folta presenza di pubblico, voglioso di vedere le proprie eroine uscire dal campo vittoriose, dopo le due sconfitte consecutive contro Bagni di Lucca e La Cella. DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE!!!

Rettifica: Nel post da me scritto dopo la scorsa partita contro La Cella, ho scritto che l'avversario di questa settimana sarebbe stato il Ponte a Greve, invece che il San Giusto. Chiedo venia.

Daniele Cardinale

domenica 4 marzo 2012

Fermi tutti, questa è una rapina!!! Il Settimello perde 2 - 1 contro La Cella, ma un clamoroso rigore non assegnato alle nero-verdi grida vendetta...

Nel "post della vigilia" pubblicato ieri sul blog, abbiamo menzionato meteforicamente una pellicola poliziesca (Serpico) per riuscire a far venire bene il gioco di parole con il nome della squadra avversaria alle nero-verdi (La Cella). Ma mai ci saremmo immaginati che tale metafora risultasse più calzante. Infatti la gara (soprattutto nella ripresa), sembra uscita da uno dei tanti film polizieschi di fine anni '70, pellicole come "Milano calibro 9" oppure "Roma violenta", con Tomas Milian e Luc Merenda, dove botte e rapine tenevano i telespettatori incollati davanti al televisore. Per le botte ci riferiamo ai colpi duri come le selle dei cosacchi che entrambe le squadre si sono scambiati per buona parte del match, per la "rapina" ci riferiamo al clamoroso rigore non concesso al Settimello sul risultato di 2 - 1 in favore della squadra pisana, dove Accardi viene vistosamente spintonata in area, ma per il direttore di gara (piazzato egregiamente tra l'altro) non ci sono gli estremi per un penalty, anzi, punisce la punta nero-verde per fallo in attacco, che in sincera onestà, ci sentiamo di poter dire che ha visto solo lui...
Tentando di essere il più pacati ed imparziali possibile, passiamo alla cronaca dell'incontro.
Nei primi minuti di gara assistiamo ad un predominio a centrocampo delle pisane, che con la loro fisicità creano dei problemi alle nero-verdi, e già dopo 9 minuti passano in vantaggio, sugli sviluppi di un corner ben calciato, la n°4 svetta più in alto di tutte, e con una precisa spizzata di testa buca Matilde Mancin sulla sua destra. Ma il Settimello non si perde d'animo, e dopo soli 3 minuti va vicinissimo al pari, Lippi serve molto bene Poggesi sull'out di destra, quest'ultima salta la sua diretta avversaria con un dribbling vellutato e mette al centro, Accardi manca l'impatto di testa, la palla giunge a Mangionello che impatta la sfera di collo pieno, ma la sua sassata si stampa sulla traversa, per la disperazione di tutta la panchina nero-verde. La partita non vive particolari sussulti, La Cella fa molto possesso palla a centrocampo, e il Settimello non riesce ad uscire dalla propria trequarti, le pisane si rendono pericolose con qualche azione corale, ma i loro tiri non hanno fortuna. Al 26' la scatenata n°4 si scrolla di dosso la marcatura della difesa nero-verde e calcia verso la porta, ma Matilde Mancin smanaccia quel tanto che basta per far carambolare la palla sulla traversa. Al 41' il Settimello ha una ghiotta opportunità per pareggiare, Sacchi s'invola in solitaria verso la porta, ma al momento di calciare viene tradita da una zolla del campo (di patate), ed il suo tiro diventa un semplice passaggio all'estremo difensore pisano. Dopo l'occasione sfumata, sul capovolgimento di fronte, la n°8 salta in velocità Bertocci e si presenta davanti a Matilde Mancin, ma la sua conclusione viene respinta di piede con un intervento di puro istinto dalla numero 1 nero-verde. Il primo tempo si chiude quà. L'avvio di ripresa è traumatico per la squadra guidata da Iaccarino, le pisane ricominciano ad orchestrare bene il pallone a centrocampo, e dopo 6 minuti raddoppiano, la n°10, dopo un rimpallo, si trova in buona posizione per calciare, Matilde Mancin tenta di coprirle lo specchio della porta, ma la sopracitata 10 con un preciso "lob", scavalca l'estremo difensore nero-verde, e spedisce il pallone in fondo al sacco. Da quel momento in poi il Settimello tira fuori la testa da sotto la sabbia, e spinte più dal cuore che dalla ragione, cominciano ad imbastire qualche interessante trama offensiva, e al 55' accorciano le distanze, sugli sviluppi di un calcio di punizione dal cerchio di centrocampo, Rigacci mette una palla tesa al centro, la difesa pisana si apre come le acque del Mar Rosso al passaggio di Mosè, e Sacchi si trova davanti a se un' autostada deserta verso la porta, la conclusione della numero 10 nero-verde è secca e precisa, che s'insacca sotto la traversa alla destra del portiere. Dopo il gol della speranza, il Settimello si butta alla carica a testa bassa, e prende il controllo del centrocampo, le pisane cominciano a temere in una clamorosa "remuntada. Al 65' il Settimello va vicino al pari, Aliaj sugli sviluppi di un corner mette la palla al centro, la sfera prende una traiettoria stranissima, che il portiere pisano devìa in qualche modo sulla traversa. Quando mancano 15 minuti al termine La Cella ha l'opportunità di triplicare le marcature, la n°4 parte come un treno verso la porta, la sua conclusione insidiosissima viene sventata da un intervento prodigioso di Matilde Mancin che smanaccia in corner un pallone destinato all'incrocio dei pali. 5 minuti dopo succede il "patatrac", Accardi, servita magistralmente  in area da Lucrezia Mancin, passa in mezzo a due avversarie, quest'ultime la stringono nella morsa, e con due poderose spallate la stendono a centro area. Rigore!... Invece no! L'arbitro incomprensibilmente non solo non fischia la massima punizione, ma addirittura sanziona  il fallo in attacco di Accardi. La panchina nero-verde insorge, mister Iaccarino su tutte le furie, richiede a gran voce il penalty, ma il direttore di gara non ha dubbi. Da quel momento in poi la partita diventa quasi una lotta greco-romana, e si vedono colpi duri da ambo le parti. All'85' si accende una rissa in campo, Croce servita a limite area viene falciata con un pericoloso intervento a "forbice" da tergo dalla n°3, ma anche in questo caso per l'arbitro è tutto regolare. La punta nero-verde (frustrata anche da altri interventi duri subiti in precedenza, non sanzionati dal direttore di gara), perde il lume della ragione, e reagisce violentemente contro la n°3, piazzandole qualche calcio degno del miglior Bruce Lee sulla schiena, in campo scoppia una baraonda infernale, Croce ne ha per tutte (chiedere al portiere ed alla n°4 de La Cella per avere conferme), e l'arbitro decide di espellerla dal rettangolo di gioco. Con questa rissa da saloon del Far West si chiude la partita. Il Settimello esce sconfitto e schiumante di rabbia per le discutibili decisioni arbitrali, ma anche con il rimpianto di aver cominciato a giocare col coltello tra i denti forse troppo tardi. Come ripetuto dopo la partita contro i Bagni di Lucca, anche in questo caso, non c'è tempo di rimuginare sugli errori arbitrali, bisogna inghiottire l'amarissimo boccone e guardare avanti, perchè la prossima sfida è da brividi, dove il Settimello settimana prossima ospiterà la temibilissima formazione del Ponte a Greve, capolista in Campionato, e molto forte in tutti i reparti. La partita è quasi proibitiva, ma è nelle grandi occasioni che il Settimello deve tirar fuori i famosi "Eye Of The Tiger" come cantavano i Survivor anni orsono...

La Cella - Settimello 2-1

Marcatore:
Sacchi al 55'.

Settimello: (4-4-2) M. Mancin; Ditta, Rigacci, Bertocci, Pagli (dal 45' Croce); Sacchi, G. Poggesi, Lippi, Mangionello (dal 37' L. Mancin); Accardi, Aliaj. All. Iaccarino

VALUTAZIONI

M. MANCIN: Toglie spesso le "castagne dal fuoco" alle sue compagne con interventi belli e decisivi, puntuale e sicura nelle uscite basse. Sui gol subiti è esente da colpe. MOLLEGGIANTE

DITTA: Combatte con vigore quando le avversarie avanzano pericolosamente verso la porta. GRINTOSA

RIGACCI: Una lottatrice nata, contrasta le avversarie con grande potenza ed estrema precisione. Con il suo calcio di punizione calciato in area, propizia il "gol della speranza" nero-verde. Esaltante in alcuni interventi difensivi, uno su tutti verso metà primo tempo, dopo aver "lisciato" la palla, con un gran colpo di reni si rialza e toglie la sfera dai piedi all'avversaria già pronta a battere a rete. CUORE DI DRAGO

BERTOCCI: Soffre la velocità della n°4 e della n°8, tenta di arginarle con il suo fisico possente, ma essendo anche quest'ultime potenti fisicamente, fermarle è un'impresa assai ardua. SCONTRO TRA TITANI

PAGLI: Ad inizio primo tempo viene schierata come terzino sinistro, ma soffre molto le travolgenti folate della n°4, in seguito Iaccarino la schiera a centrocampo, (scalando Giulia Poggesi sulla linea difensiva), e la sua prestazione migliora, lottando anch'essa con le unghie per conquistare palloni. JOLLY

SACCHI: Nel primo tempo si dimostra volenterosa, chiede e riceve molti palloni, ma le sue avanzate vengono frenate dalla arcigna difesa avversaria, meglio nella ripresa, dove ha il merito di riaprire la partita realizzando un bel gol. CORRENTE ALTERNATA

POGGESI: La n°4 è un cliente ostico per chiunque, ma Giulia Poggesi la argina bene, bloccando diverse volte sul nascere le sue temibili avanzate. STOICA

LIPPI: Nella prima frazione viene presa nel mezzo dall'infinito "torello" a centrocampo delle pisane, lei pressa molto correndo instancabilmente dietro al pallone, ma l'abilità delle pisane nel giostrare la palla, fanno sì che il suo pressing vada diverse volte a vuoto. Nel secondo tempo, quando il Settimello attacca "all'arma bianca", si rende protagonista di buone chiusure in interdizione, e di precise aperture per le compagne. MARATONETA

MANGIONELLO: La traversa che colpisce al 12° del primo tempo sta ancora tremando... Paradossalmente l'unica "pecca" che ha riguardo a quel tiro, è che ha colpito la palla "troppo bene", forse se l'avesse colpita di mezzo esterno la palla si sarebbe insaccata... Ma lo sappiamo, con i "se" e con i "ma" non si risolve niente, resta il fatto che la sua gran bordata di collo pieno meritava assolutamente maggior fortuna, peccato, sarà per la prossima... SFORTUNATA

ACCARDI: Si guadagna un rigore nettissimo, solare, (visibile anche da Marte), ma solo l'arbitro non vede... Oltre al sopracitato rigore, viene malmenata dalle avversarie, sembra quasi che abbia un immaginario "mirino" stampato addosso. A fine gara è comprensibilmente frastornata dai tanti colpi subiti. BASTONATA

ALIAJ: Le avversarie si rendono conto fin da subito che lei può essere una "mina vagante", infatti ogni volta che entra in possesso della sfera, viene subito circondata da tre avversarie, che non le consentono di sprigionare la sua devastante corsa palla al piede. Pecca un po' di egoismo in alcune circostanze. ACCERCHIATA

L. MANCIN: Il suo ingresso in campo regala più fantasia al centrocampo nero-verde, diligente e battagliera in interdizione, precisa negli appoggi. Suo il bell'assist che propizia il netto rigore (non dato) per fallo su Accardi. GEOMETRICA

CROCE: Le sue condizioni fisiche non sono ottimali, infatti Iaccarino la butta nella mischia ad inizio ripresa per dare più profondità e mordente all'attacco. Come Accardi, anche lei subisce molti colpi duri, e dopo uno di questi, perde completamente la pazienza, e riduce in frammenti la schiena della sua malcapitata rivale a suon di calcioni. Tutte le avversarie se la prendono con lei per la sua reazione, tra le più "accese" c'è la n°4, che si ritrova due bei graffi sul collo. L'arbitro dopo questa rissa la espelle, e verosimilmente le giornate di sualifica possono essere più di due... CATWOMAN

All. IACCARINO: Per questa gara abbandona il suo "mazzarriano" 3-4-3, e schera la squadra in campo con un più coperto 4-4-2, la squadra soffre un po' la prestanza fisica ed il giro palla a centrocampo de La Cella. Crede nella "remuntada" anche quando il punteggio recita il 2 - 0 della squadra locale, e gli inserimenti di Lucrezia Mancin e Croce, danno un po' più di "pepe" alla manovra. S'imbufalisce (come dargli torto) con l'arbitro per il clamoroso rigore non assegnato ad una manciata di minuti dalla fine. IRACONDO

ARBITRAGGIO: Da la sensazione di non avere in pugno il match anche quando le fasi di gioco sono sostanzialmente tranquille, e sorvola su molti contatti a nostro avviso duri. Ma la perla della giornata è il non aver assegnato un rigore al Settimello grosso come l'Empire State Building, Accardi sola in area, viene atterrata con due poderose spallate, ma per il Mister Magoo degli anni 2000 non c'è niente, anzi, è la stessa Accardi a commettere fallo. Era la prima volta che dirigeva una partita di calcio femminile, ma se deve arbitrare così, ci auguriamo che sia anche l'ultima... PROSCIUTTO SUGLI OCCHI

Daniele Cardinale


sabato 3 marzo 2012

Domani si gioca... Il Settimello è pronto a ritornare in campo, dopo la sconfitta casalinga contro i Bagni di Lucca

Dopo la sconfitta con onore di settimana scorsa, il Settimello non ha voglia di piangersi addosso per il punto prima accarezzato e poi volato via contro la seconda forza del Campionato, e domani andrà all'assalto dei 3 punti contro La Cella, una squadra inferiore alle nero-verdi, ma pur sempre temibile. Per la gara di domani mister Francesco Iaccarino avrà di nuovo a disposizione Elena Lippi e Giulia Poggesi, che tornano disponibili dopo il turno di squalifica scontato nella scorsa gara contro le lucchesi del Bagni di Lucca, e questo è un toccasana per il tecnico di Torre Annunziata, che ritrova due perni del centrocampo, e per domani possiamo dire che  potrà schierare la "formazione tipo", per andare all'arrembaggio dei 3 punti.
La partita di domani è molto importante, e le ragazze sono pronte a dare il 100% per portare il fieno in cascina. Vedremo se le guerriere nero-verdi si trasformeranno in "Serpico" e sbatteranno in "gattabuia" La Cella, oppure se saranno loro ad essere sbattute al "fresco"...
DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE, DAI RAGAZZE!!!

Daniele Cardinale